L’Italia non è l’unica a dover riformare il campo delle pensioni: anche in Francia sono al vaglio diverse manovre, con il governo che ha fissato come obiettivo il pareggio dei conti della previdenza sociale.
Il ministro del Lavoro transalpino, Eric Woerth, ha dichiarato che l’età minima pensionabile verrà elevata fino a 62 anni entro il 2018.
Successivamente, saranno effettuati anche degli incrementi con un sistema progressivo ogni 4 mesi all’anno.
La manovra è stata decisa proprio per permettere al governo di riequilibrare i conti della previdenza, attualmente in una situazione pericolosa.
In base a quanto dichiarato dal ministro del Lavoro, attualmente, la riforma pensionistica è fondamentale e viene imposta assolutamente come un obbligo morale per la generazione politica.
Una serie di dichiarazioni che non ha sortito effetti positivi sull’opposizione e sui sindacati, che combattono per proteggere il diritto di andare in pensione a 60 anni.
Se i principali sindacati francesi, come la Cfdt definiscono il provvedimento ingiusto e inefficace, la Medef, Confindustria francese, si schiera invece a favore della manovra.