Le Regioni hanno confermato tutta la loro contrarietà, come già avevano fatto intendere in mattinata, alla manovra economica. E’ quanto ribadito anche dal ministro per gli Affari regionali, Raffaele Fitto. In fondo, era quello che si aspettavano tutti, quindi non ci sono sorprese in questa decisione delle regioni, che ritengono la manovra iniqua e ingiusta. Il presidente delle Regioni, Vasco Errani, ribadisce ancora una volta quindi il secco no alla finanziaria da parte delle Regioni, per un semplice motivo: i tagli non sono sopportabili per i servizi e, soprattutto per le imprese, avranno degli effetti altamente negativi.
Quindi, Errani sottolinea per l’ennesima volta come sia necessario aprire un tavolo di confronto tra governo e Regioni, con lo scopo di modificare i pesi qualitativi e quantitativi contenuti nella manovra.
Da parte dell’esecutivo, sono le parole di Tremonti a rispondere a Errani, sostenendo che le Regioni faranno il primo passo e andranno a trattare, sostenendo poi come il clima sia un po’ migliorato.