Prestiti alle casalinghe: come e dove richiederli

A volte si presentano spese improvvise e non preventivate che necessitano automaticamente di piccole somme di danaro.

Tali esigenze possono presentarsi in qualunque momento e qualunque sia la posizione sociale rivestita, non sempre però coloro i quali non hanno un lavoro formalmente riconosciuto possono fare richiesta per ottenere un prestito, come nel caso delle casalinghe, che spesso vengono assolutamente escluse da tali opportunità.

Esistono così prestiti specifici dedicati proprio a tali categorie che spesso permettono di ottenere somme non troppo elevate da spendere in acquisti che richiedono una modesta somma di liquidità che altrimenti una casalinga non riuscirebbe a mettere da parte.

Tali finanziamenti solitamente rientrano nella macro-categoria dei “prestiti alle casalinghe”,e numerose sono le fattispecie specifiche, difatti nel caso in cui oltre a svolgere l’attività di casalinga il richiedente sia anche in possesso di un impiego, anche part-time, è possibile che questa  ottenga un finanziamento personale.

Nel momento in cui, invece, non svolga alcun tipo di lavoro, per poter accendere un finanziamento si richiede necessariamente la firma di un garante (che possa essere un marito, un figlio/a oppure un fratello/ sorella), la firma viene richiesta dagli istituti di credito per poter ottenere una garanzia di restituzione.

Nel caso in cui, invece, si tratta di importi molto ridotti, la banca può concedere altresì  direttamente una carta revolving ( del valore massimo di 1.500 euro), anche in assenza di garante.

In questo caso per poter accendere un finanziamento si richiedono tali documenti:

– carta d’identità fronte/retro;
– codice fiscale fronte/retro
– 3 differenti utenze volte a dimostrare che il richiedente è un buon pagatore
– certificato di residenza storico
– Stato di famiglia
– Telefono fisso
– Cellulare