Come sicuramente saprete, visto che la notizie è stata molto battuta in questi giorni e visto che questa mattina quando siete andati a fare carburante avete trovato inevitabilmente chiuso, dalle 19 e 30 di ieri i benzinai sono in sciopero, e rimarranno in stato di agitazione sino alle sette del mattino di sabato 18 settembre; ora le date dello sciopero sono ovviamente chiare ma meno chiare sono le cause, che tenteremo brevemente di spiegarvi.
Le associazioni di categoria hanno dichiarato lo sciopero per protestare contro il Governo, il quale è in procinto di emanare una nuova legge che prevede una vera e propria rivoluzione nella rete distributiva dei carburanti. Il presidente Luca Squeri è stato durissimo con il disegno legge del governo, secondo lui infatti la legge favorirà la nascita dei cosiddetti “impianti fantasma”, quelli dotate di due piccole pompe di benzina e tipici delle aree meno densamente popolate, ma sicuramente inadatte a servire un paese che vuole definirsi europeo.
Durissima anche la presa di posizione contro le compagnie petrolifere, accusate dai benzinai e dalle associazioni di tutela della categoria di aver abbandonato a loro stessi i benzinai, che sono la parte finale della filiera e sono stati lasciati completamente soli a sostenere tutte le anomalie create dal sistema.
Trattative saranno avviate per ridurre al minimo lo sciopero, che data la sua lunghezza comporterà numerosi disagi ai cittadini ed oltretutto porterà, come tra l’altro già annunciato dalle compagnie, ad un nuovo rialzo dei prezzi del carburante, prezzi già decisamente astronomici visto e considerato che la verde costa 1.40 € al litro ed il gasolio ha toccato quota 1.25 € al litro.