Il grido d’allarme è stato lanciato: nel caso in cui non si riesca a trovare una soluzione a breve, il sistema dei buoni pasto rischia davvero di terminare in un un tunnel senza uscito.
E’ Aldo Cursano a far preoccupare tutti i lavoratori (circa 2,2 milioni) che sfruttano ogni giorno il meccanismo dei buoni pasto per mangiare.
Il vicepresidente della Fipe, ovvero la potente associazione dei pubblici esercizi che fa capo a Confcommercio, ha ammonito tutti riguardo l’utilizzo dei buoni pasto.
Già in data odierna, alcune grandi catene legate alla ristorazione, come ad esempio Mcdonald’s, non accettano più i buoni pasto.
La musica non cambia per quanto riguarda i supermercati griffati Esselunga o anche Coop. Per quanto riguarda invece il colosso francese Carrefour, la scelta sulla possibilità di continuare a ricevere i buoni pasto, si starebbe orientando verso un netto rifiuto.
Per quanto riguarda invece la grande distribuzione, il ticket è considerato ormai una fonte di perdite.
Cursano sottolinea come, ormai, i buoni pasto sono una specie di strumento finanziaria.