E’ il ritratto dell’Italia, quello emerso da un rapporto delle associazioni dei contribuenti italiani, sul sito www.contribuenti.it. , di un’Italia desolata e desolante, che persa nel mare profondo della crisi, non sa guardare alle proprie radici. Gli anziani, i pensionati sono forse tra le categorie sociali più martoriate da un’economia che non fa sconti, da un mercato che non dà opportunità.
Questo ciò che si legge sul resoconto, (anche se di qualche mese fa) molto interessante, per capire la condizione sociale dei nostri pensionati. Un contribuente su due è sulla soglia della povertà. La metà di quelli che godono di pensione non supera i 500 euro al mese. Si può vivere con 500 euro al mese, di questi tempi e in queste condizioni? In una città come Milano, l’affitto di una stanza ne costa tanto. Sono dunque 7 milioni i contribuenti che vivono sulla soglia della povertà.
Ma non è finita: il 12,4% dei pensionato percepisce solo 250 euro mensili di pensione (si tratta di 800mila persone). Cosa si può dire di fronte a questi dati davvero sconcertanti? Che lo 0,39% percepisce 3mila euro di pensione al mese?
Non sembra sufficiente una risposta del genere. E’ un ritratto davvero triste questo, che deve suscitare l’indignazione di tutti. Dopo anni di sacrificio e lavoro duro, ci si ritrova con pochi spiccioli in tasca e la povertà alle porte di casa. Vittorio Carlomagno, Presidente dei Contribuenti spiega che i pensionati italiani ed in particolare quelli del Sud sono tra i più poveri in Europa. Dunque? Noi auspichiamo una veloce inversione di rotta della politica economica che ponga al centro di tutto, l’uomo con i suoi bisogni.