L’Istat ha reso noto che a marzo la fiducia dei consumatori è in calo rispetto al mese precedente (scende infatti a 105,2 da 106,3 di febbraio) e che sono in ribasso l’indicatore sul clima economico del paese (da 78,5 a 75,8) e quello relativo alla situazione economica personale (da 120,5 a 119,7).
L’Istituto Nazionale di Statistica ha inoltre rivelato che “scendono anche gli indici relativi alla situazione corrente (da 114,8 a 113,9) e alle prospettive future (da 94,7 a 93,7)” e che “in particolare peggiorano le valutazioni sull’andamento atteso della disoccupazione e sulle opportunità correnti di risparmio“.
Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti, presidenti di Federconsumatori e Adusbef, hanno dichiarato di essere “piacevolmente sorpresi del fatto che finalmente si torni a diffondere dati sulla reale situazione del Paese, senza dare spazio alle mistificazioni ed all’ottimismo di chi vorrebbe farci credere che vada tutto nel migliore dei modi”: “sfortunatamente così non è” – viene infatti sottolineato – e “se ne rendono conto bene le famiglie, costrette a tagliare i consumi persino nel settore alimentare“.
Pertanto “siamo di fronte ad una situazione estremamente grave, alla quale bisogna porre rimedio con estrema urgenza, attraverso un serio sostegno alle famiglie a reddito fisso, un maggiore controllo sull’andamento di prezzi e tariffe e un serio piano di investimenti per lo sviluppo tecnologico e per la ricerca, fondamentale per la competitività della nostra economia sul piano internazionale, nonchè per l’occupazione“.