Il ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, ha dichiarato che l’Italia – a proposito di bilancio pubblico – ha “tutte le basi per tenere” e non si tratta – ha specificato il ministro – solo di “un esercizio contabile”, ma anche di “tenere il risparmio delle famiglie” e “il canale di finanziamento alle imprese“.
Tremonti ha anche affermato che “la massa dei derivati è tornata uguale a come era prima della crisi“: “se la crisi è stata determinata da queste strutture deviate della finanza” – ha dunque commentato il ministro – “la causa è ancora presente e incombe sull’economia reale”. Il titolare di via XX Settembre ha poi aggiunto che occorre “intervenire e mettere limiti ai debiti e ai derivati”, poichè “questo non é ancora accaduto”.
“Abbiamo mantenuto in ordine il bilancio dello Stato che contiene i vizi e le virtù dei popoli” – ha proseguito il numero uno del Tesoro – ed è stato un lavoro “fatto dal governo e dal parlamento, ma anche dai lavoratori, dalle imprese e dalle banche”: infatti – ha commentato – “molto è stato fatto insieme alle banche e il lavoro comune ha dato risultati verificabili”.
Per Giulio Tremonti inoltre il nostro Paese “nello scenario della crisi ha manifestato alcune particolarità positive”. Il ministro dell’Economia ha quindi sottolineato che “altri sistemi hanno sviluppato attività e sostenuto l’economia con la droga del debito, mentre da noi il sistema ha tenuto e non ha dovuto mettere denaro pubblico nell’impresa privata”: altrove – ha pertanto concluso Tremonti – “la struttura pubblica ha dovuto sostenere la struttura privata“.