Caccia all’evasione, ogni italiano nasconde 2.093 euro l’anno

2.093 euro, ossia almeno il 13,5% del proprio reddito: è questa la cifra pro capite che ogni italiano nasconderebbe al Fisco.
Lo si desume da un’inchiesta che lunedì sarà esaminata dall’Istat insieme alle forze sociali italiane, in particolare Confindustria, Confcommercio e Confedilizia oltre ai sindacati.

Una ricerca effettuata da un gruppo di lavoro esterno all’Istat, ancorché attendibile, e che fa riferimento come dati di partenza a quelli comunicati dalla Banca d’Italia nel 2004.

In ogni caso il quadro che ne emerge è disastroso per le casse dello Stato e quindi indirettamente anche per le nostre. Il tasso di evasione è altissimo per quello che riguarda gli immobili, pari addirittura all’83,7%, ma raggiunge livelli elevati anche quando si tratti del reddito dei lavoratori autonomi (pari al 56,3%) e per chi svolga un doppio lavoro (44,6%) con una preponderanza al Centro, che presenta un’evasione pari al 17,4% rispetto al 14,8% del Nord e al 7,9 del Sud Italia che comunque entra probabilmente meno nel mirino dei controlli e ha un maggior numero di lavoratori impiegarti nel settore pubblico e di pensionati.

D’altronde i dati relativi all’economia sommersa rilevati dall’Istat e riferiti al 2008 erano già impressionanti: si parla di una media vicina ai 265 miliardi di euro, dovuta almeno per il 37% a lavoro non in regola. Sarebbero, sempre secondo i rilevamenti dell’Istituto almeno 2,96 milioni quelli che pur lavorando in Italia non hanno un contratto regolare.

Andando ad analizzare più nei dettagli i dati, l’evasione riguarderebbe soprattutto quei redditi che non prevedono una tassazione automatica con gli autonomi e gli imprenditori che rappresentano una quota di evasione pari al 56,3% mentre quella dei redditi nascosti è pari all’83,7% ed è invece del 44,6% quella di chi svolge una seconda mansione non dichiarata o dichiarata solo parzialmente mentre i pensionati addirittura verserebbero almeno 83 euro più del dovuto.

Qualche curiosità: gli uomini evadono più delle donne (17,3% contro il 9,9%) e soprattutto l’età media dell’evasore è relativamente giovane: sotto i 44 anni la media è del 19,9% (poco più di 3.000 euro) mentre scende al 10,6% tra i 44 e i 64 anni e al 2,7% per quelli con più di 64 anni.

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