Fisco e multe a rate, gli italiani lo fanno tutti

Pagare il fisco, anche quello arretrato, può anche stare bene.Ma gli italiani preferiscono farlo a rate, soprattutto in un periodo come questo di ristrettezze economiche. A testimoniarlo sono i dati diffusi da Equitalia,  che nei primi sette mesi del 2011 ha ricevuto ben 1,3 milioni di richieste per un importo che sfiora i 16,9 miliardi di euro.

La regione nella quale c’è stata maggior richiesta da parte dei contribuenti italiani è il Lazio con più di 177 mila per un importo superiore ai 3 miliardi di euro. A seguire la Campania con 173 mila rateizzazioni concesse per quasi 2 miliardi, la Lombardia (163 mila per 2,9 miliardi) e la Toscana (141 mila per oltre 1,3 miliardi).

Una possibilità che Equitalia offre sin dal 2008 e che trova la sua motivazione principale nel concedere un po’ di tregua alle famiglie in difficoltà economica che possono dilazionare gli importi delle cartelle anche fino a sei anni. In più come disposto dal ‘decreto Milleproroghe’ il periodo può essere prolungato di ulteriori sei anni nel caso di un peggioramento dello stato economico.

All’atto pratico i passaggi sono semplici, anche se bisogna recarsi in un ufficio di Equitalia (ce ne sono praticamente in tutti i capoluoghi principali d’Italia) per procedere con la rateizzazione. La concessione è ovviamente subordinata all’accertamento da parte dell’agente dell’esistenza di una temporanea situazione di oggettiva difficoltà economica.

All’uopo chi presenti domanda dovrà comprovare le ragioni della richiesta, anche se per le domande sino a 5 mila euro (che statisticamente rappresentano il numero maggiore) basta una semplice richiesta scritta motivata. È possibile chiedere la dilazione di pagamento per nuove cartelle anche quando si abbiano già rateazioni in corso e se la somma complessiva tra il nuovo debito e quello residuo non ancora scaduto è inferiore o uguale a 5 mila euro si applicano le regole per l’accesso semplificato con semplice richiesta motivata.

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