Manovra fiscale, ecco tutti i temi caldi

Tutto succederà quest’oggi in Parlamento, ma in realtà la versione praticamente definitiva della manovra fiscale proposta dal governo ormai è questa. Criticata da molti, soprattutto da opposizione e sindacati per le rivoluzioni che vuole proporre in materia di lavoro (del quale parliamo nel nostro Blog Lavoro), eppure quasi imprescindibile visto che difficilmente non sarà approvata.

Ecco in estrema sintesi tutti i punti fondamentali del testo, a cominciare dai tagli e dal recupero di fondi. Il governo ha tenuto conto di tutte le proteste piovute dagli Enti Locali, soprattutto da quei piccoli comuni che rischiavano di sparire: ci sarà una razionalizzazione di fondi e uomini, ma nessuna cancellazione e gli eventuali tagli saranno comunque limitati grazie al gettito calcolato in circa 1,8 miliardi che arriverà dalla ‘Robin Tax’, ossia l’addizionale per le imprese energetiche.

In compenso sono stati confermati i tagli ai ministeri. Ancora in ballo invece il taglio delle Province sotto i 300mila abitanti.

Nella versione definitiva del provvedimento è sparito il cosiddetto ‘contributo di solidarietà’. Sono quindi salve, almeno per questa volta, le buste paga di manager privati e sportivi (calciatori in testa) che superavano i 90mila euro annui, mentre il taglio resta per dipendenti pubblici e pensionati agli stipendi  ed è stato confermato nel 5% oltre i 90mila euro e 10% oltre i 150mila. Inoltre è annunciata lotta durissima all’evasione fiscale, richiesta praticamente da tutte le parti sociali: nessuna sospensione condizionale della pena se sono stati evasi oltre 3 milioni di euro e l’Agenzia delle Entrate potrà compilare liste di contribuenti da controllare in via preventiva attraverso gli intermediari finanziari. Funzione essenziale avranno i Comuni che potranno pubblicare sui loro siti i dati relativi alle dichiarazioni dei redditi (anche se non nominale, solo per categorie) e incasseranno il 100% del ricavato dalla lotta all’evasione scoperta direttamente da loro. Prevista anche un’addizionale del 10,5% e una serie di norme restrittive per le società di comodo e controlli a tappeto sui beni delle società usati da soci o familiari.

Tra gli altri provvedimenti principali l’accorpamento di tutti gli Enti che si occupano di previdenza pubblica in uno unico, salvata la tredicesima per gli statali con taglio del 30% dei premi produzione ai dirigenti responsabili che non siano riusciti ad operare risparmi nei vari ministeri, mantenute in vita tutte le feste laiche salvo quelle patronali che sono accorpate alla domenica successiva e incompatibilità tra le cariche estesa anche a chi sia parlamentare in Italia e al Parlamento Europeo.

Comments

No comments yet. Why don’t you start the discussion?

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *