Non sarà utilizzato per accertamenti di massa, lo hanno ribadito per l’ennesima volta anche alla sua presentazione. Ma intanto il nuovo ‘redditometro’ è entrato a piedi uniti nelle case degli italiani come spettro sul futuro in un’economia già di per sé devastata. Certo, i non evasori non dovrebbe averne paura, ma all’atto pratico aspettiamo di vedere la sua applicazione concreta.
Come ha spiegato Attilio Befera, direttore dell’Agenzia delle Entrate, anche nella sua prima fase di sperimentazione che parte praticamente ora “con il nuovo redditometro il Fisco avrà un approccio di verifica e di sola analisi del rischio di evasione”.
Sostanzialmente lo scopo è quello di andare a stanare gli evasori veri senza tartassare gli altri contribuenti, soprattutto quelli onesti: facile a immaginarsi, difficile ancora a realizzarsi almeno sino ad oggi.
E’ stato quindi elaborato un programmone che fa riferimento alle cinque aree geografiche che compongono l’Italia (ossia Nord-Ovest, Nord-Est, Centro, Sud, Isole) e a undici tipi diversi di nuclei familiari con cento voci di spesa divise in sette categorie.
Si va da quelle più futili, come possono essere l’iscrizione ad un circolo sportivo al mantenimento di un cavallo, a quelle che fanno parte della vita di tutti i giorni, come la scuola dei nostri figli o i contributi previdenziali. Uno strumento che in questa prima fase è solo sperimentale, anche per tarare la sua effettiva funzionalità e diverrà operativo probabilmente entro la prossima fine di febbraio.
Nelle sette categorie è stato inserito praticamente tutto quello che può far parte del quotidiano. Eccole in dettaglio:
Abitazione: abitazione principale; altre abitazioni; mutui; ristrutturazioni; intermediazioni immobiliari; collaboratori domestici; elettrodomestici; apparecchiature elettroniche; arredi; energia elettrica; telefonia fissa e mobile; gas.
Istruzione: asili nido; scuola per l’infanzia; scuola primaria; scuola secondaria; corsi di lingue straniere; soggiorni studio all’estero; corsi universitari; corsi di preparazione agli esami; tutoraggio; master; scuole di specializzazione; canoni di locazione per studenti universitari.
Assicurazioni: responsabilità civile; incendio e furto; vita; danni; infortuni; malattia; altro.
Contributi previdenziali: obbligatori, volontari, previdenza complementare.
Mezzi di trasporto: automobili; minicar; caravan; moto; natanti ed imbarcazioni; aeromobili; mezzi di trasporto in leasing o noleggio.
Attività sportive e ricreative, cura della persona: attività sportive; circoli ricreativi; circoli culturali; abbonamenti pay-tv; giochi on-line; abbonamenti eventi sportivi e culturali; cavalli; viaggi organizzati; alberghi; centri benessere; altri servizi per la cura della persona.
Altre spese significative: donazioni in denaro a favore di onlus e simili; oggetti d’arte o antiquariato; gioielli e preziosi; veterinarie; assegni periodici corrisposti al coniuge; donazioni effettuate.