La scorsa settimana Roma è stata vittima di un nubifragio che – tra gli altri danni – ha provocato anche il decesso di un uomo. Una situazione molto difficoltosa per la città eterna, nel campo dei trasporti e non solo. La situazione continua a suscitare polemiche che si sovrappongono alle dichiarazioni dell’amministrazione comunale e dei cittadini. Si aggiungono ora le voci delle associazioni che rappresentano gli interessi dei consumatori.
Molto forte la dichiarazione del presidente di Codacons, che senza mezzi termini, incolpa apertamente la Protezione Civile e gli organi deputati a fronteggiare le emergenze.
“La causa del disastro verificatosi ieri” – denuncia il presidente Carlo Rienzi – “non è stata certo la pioggia. Se anche l’entità e la quantità delle piogge fosse stata ampiamente prevista, non sarebbe cambiato nulla, visto che fogne e tombini sarebbero egualmente andati in tilt. Le colpe sono semmai da ricercarsi nelle incapacità di chi si preoccupa di più delle Olimpiadi a Roma che di assicurare una manutenzione costante alle strade”.
l’intervento del Codacons, che ha depositato alla Procura della Repubblica di Roma una denuncia per attentato alla sicurezza dei trasporti, e inondazione colposa. L’associazione si è offerta di di fornire assistenza a tutti i cittadini che hanno subito danni (e pertanto, per maggiori informazioni in merito, vi invitiamo a consultare il sito internet ufficiale codacons.it), e sostiene che il Comune di Roma non avrebbe diritto ad alcun stato di calamità.
L’associazione è fermamente convinta delle sue associazione tanto da promettere un ricorso al Tar: “se la Regione Lazio o il Consiglio dei Ministri dovessero accogliere le richieste del Sindaco Alemanno, sarà inevitabile un ricorso al Tar per bloccare un simile provvedimento”.