Peggiora l’andamento dei listini europei, a un’ora dall’apertura di Wall Street. Alle 14,30 Parigi cede lo 0,11%, Francoforte lo 0,18%, mentre Londra e Madrid segnano ribassi dello 0,37 e 0,58%. Milano che nelle due ultime sedute ha fatto meglio delle altre Borse europee, è la peggiore del Vecchio Continente: il Mibtel cede l’1,45% mentre l’SP MIB è in ribasso dell’1,90%.
Dopo la pubblicazione di alcuni dati macro negativi che hanno certificato ufficialmente la recessione in atto nell’eurozona e il discorso di ieri del presidente eletto Barack Obama, che ha ribadito l’esigenza di un piano di interventi veloce e immediato, oggi i riflettori sono puntati sulla comunicazione dei dati relativi a salari contrattuali di dicembre, nuovi lavoratori dipendenti e tasso di disoccupazione negli Usa. Mercoledì l’Adp ha comunicato che a dicembre negli Stati Uniti i posti di lavoro sono diminuiti di 693 mila unità mentre le richieste di sussidi di disoccupazione pubblicate ieri sono risultate migliori alle attese.
Le borse europee aspettano inoltre indicazioni sul taglio dei tassi da parte della Bce che si riunirà il 15 gennaio. A livello di settori, dopo un avvio positivo, il comparto materie prime guida i ribassi. In flessione anche le banche trainate al ribasso di Commerzbank (che in mattinata è arrivata a cedere il 12,37%) dopo la decisione del Governo tedesco di entrare nel capitale dell’istituto con una quota del 25%.
In controtendenza, rispetto all’andamento del settore in Europa, il titolo di Banco Popolare. Alle 14,30 il titolo dell’istituto veronese sale del 4,8%. Dalle sale operative giustificano l’accelerazione del titolo con l’attesa «di nuove mosse volte al rafforzamento dei coefficienti patrimoniali dell’istituto con l’arrivo del nuovo amministratore delegato Pier Francesco Saviotti». Nei giorni scorsi il titolo era tornato a correre insieme a Ubi Banca sulle voci più volte smentite che indicavano un aggregazione tra i due istituti. A Milano tra le migliori dell’S&P/Mib c’è Fiat che balza del 2% beneficiando dei giudizi positivi degli analisti dopo i dati sulle immatricolazioni in Italia, Francia e Brasile pubblicati nei giorni scorsi. In forte calo la galassia che ruota intorno a Mediobanca che nelle due sedute precedenti era riuscita a limitare le perdite dopo la smentita all’ipotesi di fusione con Unicredit rilanciate dal Sole 24 Ore. Male anche Generali dopo una serie di report negativi tra cui quelli di Intermonte e Equita sim e il calo della tedesca Commerzbank di cui il Leone è azionista con l’8,8%.
Fonte: Ilsole24ore.com