Anno nero per i contribuenti! Il 2013 si aprirà infatti con una serie di lauti aumenti tra cui quelli relativi all’imposta di bollo da applicare a tutti i conti correnti, buoni postali e conti deposito. La befana insomma, non porterà solo dolci e zuccherini, ma bensì anche tutta una serie di.. amarissime novità.
L’aumento coinvolgerà inevitabilmente non solo lavoratori e risparmiatori, ma bensì anche pensionati e precari costretti (dal Governo) ad aprire un conto corrente bancario mediante il qual ritirare la pensione. Non è difficile comprendere chi sarà (quindi) a farne maggiormente le spese.
Come sappiamo, ci eravamo dovuti abituare già ad una serie di aumenti sui conti di deposito e sugli altri prodotti bancari riguardanti proprio l’imposta che da fissa era diventata proporzionale ed aumentata dallo 0,1% allo 0,15%, del capitale, anche per i risparmi vincolati.
Secondo gli esperti si tratterà di un aumento pari a 15 euro all’anno ogni mille euro circa. Il rincaro comporterà un notevole aumento soprattutto se a questo andiamo a sommare l’esborso minimo di 34,20 euro annuale (che esulerà dall’ammontare della somma depositata) comportando quindi un aggravio anche per i piccoli risparmiatori. Fino a qualche tempo fa gli istituti di credito tendevano ad esonerare il cliente dal pagamento dell’imposta di bollo, soprattutto per prodotti snelli e dedicati ai giovani. Ma con gli aumenti le banche saranno disposte a fare la stessa cosa?
C’è chi dice oramai che andando avanti di questo passo l’unica modalità di risparmio in grado di assicurare notevoli benefici sarà il buon vecchio e caro metodo.. della mattonella!