Mutui, a ottobre vince il tasso variabile

I dati definitivi relativi al mese di ottobre confermano quella che è una tendenza chiara e soprattutto una linea conveniente per i risparmiatori italiani: il mutuo a tasso variabile alla luce delle condizioni attuali conviene sempre più di quello fisso.

Da una parte ci sono le rilevazioni del broker di settore, Mutuionline, che conferma come sul totale dei finanziamenti erogati ad ottobre e rispetto al mese precedente i prodotti indicizzati hanno rappresentato quasi il 60% del totale, una quota stabile rispetto al precedente periodo di riferimento, mentre il tasso fisso è diminuito attestandosi a quota 25%, con una variazione negativa di un punto percentuale.

Rilevazione molto simile a quella dell’ufficio studi di Tecnocasa secondo il quale per fare un esempio pratico se dovessimo sottoscrivere un nuovo mutuo dell’importo di 120.000 euro per una durata di 20 anni ad uno spread medio pari a 3,30 bps, scegliendo un mutuo a tasso fisso dovremmo pagare una rata mensile di 836 euro mentre se decidessimo per un mutuo a tasso variabile avremmo un risparmio pari a 139 euro mensili, spendendo 697 euro.

Diversi i fattori che possono portare alla scelta del mutuo variabile. Anzitutto i basi livelli attuali dell’Euribor che sta facendo registrare minimi mai raggiunti prima con l’indice ad un mese che si colloca a quota 0,11% mentre quello a tre mesi è allo 0,19%. Inoltre gli spread applicati dalle banche su questi finanziamenti risultano nettamente più bassi di quelli caricati per il tasso fisso, con commissioni minori evidentemente perché gli istituti eroganti li ritengono prodotti meno rischiosi rispetto ad altri. Infine le probabili previsioni sul futuro a medio termine dell’andamento degli Euribor che non saliranno sopra quota 1% almeno fino alla fine del 2015.

In ogni caso nei dodici mesi da luglio 2011 a giugno 2012 sono stati erogati complessivamente finanziamenti per l’acquisto della casa per un controvalore pari a 35.828,74 milioni di euro, con un calo dei volumi pari al -34,83% (ossia -19.149,72 milioni di euro erogati). La regione con il valore più alto è risultata il Lazio con una richiesta media pari a 135.900 euro, in crescita del +5,76% rispetto al trimestre precedente mentre quello più basso è stato registrato in Basilicata dove il mutuo medio è risultato di 85.000 euro, in calo del -10,53% rispetto al primo trimestre 2012.

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