Ancora le famiglie italiane non si sono riprese dalla stangata data loro dall’Imposta Municipale Unica, che per il Gennaio 2013 è già in arrivo una nuova tassa. Conosciuta come la “piccola Imu” altro non è che la Tares, la nuova imposta sui rifiuti che sostituirà le precedenti Tarsu e Tia. La novità sta nel fatto che la spesa sarà più salata dal momento che sarà compreso il costo di diversi servizi.
La Tariffa comunale sui rifiuti e servizi sarà diluita in quattro rate che si susseguiranno tra gennaio, aprile, luglio e ottobre. Per il 2013 l’imposta sarà calcolata con gli stessi criteri usati per Tarsu e Tia, a questi però va ad aggiungersi una surplus di 30 centesimi al metro quadro, calcolato su tutti gli immobili posseduti e utilizzati a qualsiasi titolo. Il sovrapprezzo, che va ad attingere direttamente dalle tasche dei cittadini, servirà a coprire i costi dell’illuminazione, della manutenzione e di tutti gli altri “servizi indivisibili” presi in carico dai Comuni. Gli stessi enti locali avranno l’ulteriore possibilità di portare a 40 centesimi l’importo base calcolato sui metri quadri degli immobili.
Per adesso non sono stati ancora annunciati tutti i particolari dell’intervento fiscale, cosa sicura è che la Tares, rispetto alle precedenti tasse sui rifiuti, è la più cara. Inoltre l’imposta dovrebbe essere pagata sull’80% della superficie catastale dell’immobile posseduto, tuttavia essendo questo un dato ancora non a disposizione dei Comuni italiani, la spesa sarà calcolata sulla base imponibile utilizzata fino a quest’anno per Tarsu e Tia. L’inconveniente renderà necessario un conguaglio da saldarsi nel dicembre 2013, mentre dal 2014 sarà possibile pagare l’importo in una singola rata.