Torino, sconti sulle medicine per gli alloggi popolari

imagesA leggerlo così può sembrare solo un accordo che vale per il territorio a cui è destinato, ma l’esempio che arriva da Torino può diventare utile per molti altri comuni. Infatti grazie ad un accordo tra ATC Torino, ossia l’ente che regola l’assegnazione degli alloggi popolari, e le Farmacie Comunali gli abitanti di quelle case godranno di sconti sui medicinali.

In particolare si tratta di una riduzione pari al 10% sui farmaci di fascia A e C e del 15% su tutti i parafarmaci, ossia i farmaci da banco). Quello che non entrerà alle farmacie sarà compensato dai costi sociali, pari a circa 230 mila euro l’anno, che ogni anno l’associazione delle farmacie destina ad iniziative a favorire il territorio cittadino. E grazie alla collaborazione con l’Associazione di volontariato Auser, chi sia impossibilitato per motivi fisici a ritirarli potrà richiedere l’aiuto di assistenti che consegneranno i farmaci direttamente a casa, ovviamente in maniera gratuita.

A Torino i residenti delle case Atc sono circa 40.000 e oltre un quarto ha un’età pari o superiore ai 65 anni e almeno duemila famiglie che abitano nelle case popolari di Torino hanno reddito pari a zero mentre quasi 5.000 hanno un reddito complessivo come nucleo familiare pari al massimo a 10.000 euro all’anno. Tutti loro potranno ritirare gratuitamente la tessera, definita ‘carta fedeltà’ (grazie alla quale ottenere gli sconti) direttamente all’Ufficio Relazioni con il Pubblico in corso Dante già nei prossimi giorni. E lì troveranno anche l’elenco delle 34 farmacie comunali della città che hanno aderito all’iniziativa.

Ma non è questa l’unica iniziativa promossa dall’ATC torinese per favorire chi abiti nelle sue case. Come ha spiegato il presidente, Elvi Rossi, “tetto sulla testa molto spesso, da solo, non basta perché nelle nostre case vivono tante persone in difficoltà. Ad esempio proprio in una nostra palazzina ha sede un’associazione che distribuisce frutta e verdura gratis per chi non ce la fa ad arrivare a fine mese”. Semplici esempi, sicuramente praticabili per molte amministrazioni comunali italiane.

Comments

No comments yet. Why don’t you start the discussion?

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *