Il rispetto dell’ambiente e il corretto smaltimento dei rifiuti passa anche dal web grazie all’ultima invenzione del Gruppo Hera che ha messo a disposizione dei cittadini un nuovo servizio: consente di inviare segnalazioni per denunciare la presenza in strada di rifiuti abbandonati e altro che danneggi il decoro urbano delle città italiane.
Una nuova applicazione che migliora la funzionalità del ‘Rifiutologo’, ossia quella guida interattiva inaugurata ad ottobre 2011 scaricabile su smartphone e tablet per una corretta raccolta differenziata dei rifiuti, evitando errori e distrazioni e incentivano il sistema di riciclaggio. Dopo il recente raggiungimento delle 2.000 voci presenti nel glossario l’azienda bolognese Hera ha deciso di promuovere un ulteriore aggiornamento.
Questa nuova applicazione consente ai cittadini di denunciare casi di incuria e di mancanza di rispetto nei confronti del decoro urbano scattando una fotografia ed inviandola ai Servizi Ambientali Hera. Grazie al sistema Gps utile a localizzare la posizione dell’utente, la foto arriverà tempestivamente al gestore, che provvederà in tempo reale a verificare la situazione nella zona segnalata ed eventualmente inviare il personale addetto sul posto. Per conoscere il funzionamento potete leggere qui.
Ma il problema dei rifiuti è diventato planetario, nel senso più esteso del termine, tanto che ci sono alcune categorie di rifiuti i cui metodi di gestione sono ancora in parte o totalmente ignoti. Tra questi anche quelli prodotti dagli astronauti durante le missioni spaziali. Così gli ingegneri della Nasa hanno studiato e messo a punto uno meccanismo alquanto particolare capace di trasformare tutti i rifiuti spaziali in vere e proprie piastrelle.
Grazie ad uno speciale compattatore di rifiuti, la spazzatura prodotta in un solo giorno potrà essere riutilizzata (senza incenerirla) per realizzare una mattonella circolare di 20 cm di diametro e 0,27 cm di spessore. Il prodotto di tale trasformazione, oltre a rendere le navicelle più vivibili e autosufficienti, può essere impiegato come scudo anti-radiazione in quanto composto principalmente da rifiuti di imballaggi in plastica. Per scoprire tutti i dettagli potete leggere qui.