Nuovo passo avanti per la riforma federalista dello Stato. La Camera ha infatti approvato il ddl sul federalismo fiscale che, dopo l’ultimo passaggio al Senato, sarà definitivamente legge. “Ormai è fatta, speriamo che al Senato non ci siano modifiche”, ha esultato il leader del Carroccio, Umberto Bossi, sottolineando anche come i dubbi di partiti come l’’Italia dei Valori e il Pd siano ormai fugati. In effetti, nel voto finale che ha visto l’ok al testo con 319 sì, 35 no e 195 astenuti, il partito di Antonio Di Pietro ha votato a favore con la maggioranza, mentre quello di Dario Franceschini si è astenuto. Unico voto contrario quello dell’Udc il cui leader, Pier Ferdinando Casini, ha detto di ritenere “incomprensibile la subalternità psicologica alla Lega da parte dei colleghi dell’opposizione, come se il lasciapassare per il Nord possa venire dalla compiacenza al funambolico ministro Calderoni”.
Ora il testo andrà a Palazzo Madama per essere approvato entro la metà di aprile. Nel frattempo la maggioranza ha già annunciato di voler mettere mano alla riforma Costituzionale. E il Pd ha messo già in chiaro la propria posizione nel merito con un ordine del giorno a prima firma Franceschini che chiede di ripartire dalla ‘bozza Violante’.