C’è un sostegno ai giovani e alle famiglie Under 35 in difficoltà nel reperire i soldi necessari per un mutuo che è stato battezzato ‘Fondo per l’accesso al credito per l’acquisto della prima casa‘, ma dal 2010 ad oggi è stato ancora poco utilizzato.
Ora però finalmente il governo ha reso l’accesso al fondo più accessibile per tutti. In primis per adeguare i tassi ai prezzi attuali di mercato i finanziamenti dovranno essere sottoscritti con un tasso massimo non superiore a quello effettivo globale medio sui mutui, pubblicato trimestralmente dal ministero dell’Economia. Invariato invece il tetto del finanziamento ammesso a garanzia che è pari a 200mila euro.
E’ invece stato cancellato il vincolo al possesso almeno per il 50% di un reddito da lavoro dipendente e a tempo indeterminato. In pratica il reddito complessivo ai fini Isee sale così da 35.000 a 40mila euro e non dovrà almeno per la metà essere frutto di lavoro dipendente, per rendere accessibile il Fondo anche a quei giovani lavoratori precari. Anzi, proprio loro e le coppie con figli minori avranno la precedenza di accesso al credito nel caso di domande pervenute contemporaneamente e in caso di risorse ridotte per il Fondo.
E ancora, le banche e tutti i soggetti finanziatori non potranno più chiedere ulteriori garanzie non assicurative ai futuri mutuatari. Inoltre è cancellato il divieto di cartolarizzazione da parte degli istituti di credito dei mutui garanti dal Fondo, mentre per quello che riguarda i tempi di risposta da parte delle banche sull’erogazione del finanziamento il termine temporale viene allungato da sette a 30 giorni.
Infine aumentano leggermente anche i metri quadrati dell’abitazione che gli Under 35 possono acquistare, passando da 90 a 95, intesi come superficie utile. Ovviamente permane l’obbligo del fatto che l’immobile non deve rientrare tra quelli di categoria lusso.