Nel 2010 l’Italia sarà il Paese leader del fotovoltaico. Ma non solo nella produzione energetica, ma anche come occasione occupazionale. Decine di migliaia di posti di lavoro dalle fonti energetiche verdi.
A dichiararlo è il presidente del Kyoto Club Italia, ingegner Gianni Silvestrini nel corso del convegno “Gestire il boom fotovoltaico” che si è svolto nella seconda giornata di Energymed, la mostra convegno sulle fonti rinnovabili e l’efficienza energetica nel Mediterraneo che si è svolto alla mostra d’oltremare di Napoli la settimana scorsa.
L’ex collaboratore e consulente dei ministri Bordon e Bersani, Gianni Silvestrini ha così fotografato la situazione dell’incremento del fotovoltaico italiano, indicando il nostro Paese quale terza “potenza” mondiale, alle spalle di Germania e Spagna.
L’esponenziale crescita è solo all’inizio:
Il prossimo biennio sarà incredibilmente positivo per il segmento delle fonti rinnovabili legato al fotovoltaico; basti pensare che dai 340 MW di istallazione si passerà ai circa 1.000 alla fine del 2009 e a 2.000 nell’anno 2010. In particolare il centro-sud registrerà un incremento percentuale rispetto al nord riducendo l’attuale gap.
Ma il boom fotovoltaico va gestito proprio in virtù dell’imponente crescita prevista.
Sarà assolutamente necessario gestire la domanda del fotovoltaico, ha dichiarato Silvestrini.
Intanto si dovranno armonizzare le istallazioni con il territorio, poi sarà necessario ridurre gli incentivi statali man mano che le istallazioni aumenteranno, ma necessario sarà anche attivare e ottimizzare la produzione: oggi importiamo energia mentre alla fine del 2011 potremmo diventare esportatori.
D’altra parte l’Italia sembra cogliere gli stimoli internazionali sul nuovo corso delle energie pulite: l’utilizzo del fotovoltaico cresce con un ritmo di 60-70 MW al mese (gli impianti in funzione nel nostro Paese sono 35.000), un trend facilitato dalla riduzione del 15-20% del costo dei moduli e dalle ottime tariffe italiane, le migliori in Europa.
Il fotovoltaico risulta leader tra le fonti rinnovabili non solo per questi dati entusiasmanti, ma anche per le possibilità occupazionali dei prossimi due anni: infatti dei 140 mila posti di lavoro previsti da Legambiente per l’intero settore delle fonti rinnovabili, circa il 50% potrebbero provenire dal fotovoltaico.
Ma Silvestrini rilancia: circa 70.000 mila nel solo sud-Italia, nel prossimo triennio.
Secondo uno studio dell’Associazione Adriatica Agrienergie, le regioni più attive nell’ambito dell’energia rinnovabile sono la Puglia, che prevede di occupare 10.000 persone nella sola provincia di Foggia entro il 2015.
Insomma, straordinario ottimismo che vede l’Italia come protagonista nel campo della produzione energetica dal sole.
Fonte: 100ambiente.it