Il Partito Democratico, a firma di Luigi Zanda e Anna Finocchiaro, intende presentare un disegno di legge per vietare ai movimenti di potersi presentare alle elezioni politiche e di potere ottenere i rimborsi elettorali. L’art 2 del ddl prevede, infatti, che potrebbero partecipare alle competizioni elettorali solo i soggetti con personalità politica, che abbiano indicato i dirigenti e che abbiano nominato un collegio dei revisori per la trasparenza dei conti. Se votata e applicata, la legge impedirebbe al Movimento 5 Stelle di presentarsi alle prossime elezioni, in quanto soggetto non dotato di personalità giuridica. E come spiega dal suo blog Beppe Grillo, il Movimento non avrebbe alcuna intenzione di trasformarsi in partito politico, né potrebbe essere obbligato a farlo per legge. Insomma, in un sol colpo, il PD eliminerebbe per legge il suo più temibile avversario, dopo il tracollo dei consensi delle ultime settimane.
Ma quanto a eliminazione degli avversari per via legislativa ne sa qualcosa anche lo stesso Movimento 5 Stelle, che oggi presenterà una mozione alla Giunta delle elezioni del Senato, per rendere Silvio Berlusconi “ineleggibile”, sulla base della legge 361 del 1957, che impedisce la candidatura a quanti siano soci di imprese beneficiarie di concessioni pubbliche (nel caso specifico, Mediaset).
Il PD sarebbe orientato a votare contro, ma il voto segreto potrebbe portare a qualche sorpresa e nel caso passasse, la prima vittima certa sarebbe il governo Letta, perché il centro-destra ha avvertito che non accetterebbe l’eliminazione del suo leader e toglierebbe immediatamente la fiducia all’esecutivo delle larghe intese.
Trappole e trappolone in Parlamento, impegnato in lotte tra bande tra PD e Movimento 5 Stelle. Pare siano questi i provvedimenti urgenti di cui l’Italia necessita.