Mutui: perchè i tassi siano effettivamente bassi lo spread non deve più salire

Il costo del denaro diminuisce, via agli “sconti” sui mutui. È la banca centrale europea a dare la notizia: i tassi dei mutui in zona euro sono scesi all’1,25%, il record più basso da molti mesi a questa parte, da quando è iniziata la picchiata dei tassi.

 

 

 

Un tale indice, poi, deve rendere felici tutti coloro che hanno dei prestiti accesi presso gli istituti bancari: sono possibili risparmi anche di 40 euro ogni mese, che pesano non poco in totale nel bilancio familiare. Per rendere concreto e reale questo risparmio, però, è necessario che le banche italiane adeguino i loro tassi alle direttive imposte dalla Banca Centrale Europea. Solo così chi richiede i finanziamenti potrà effettivamente risparmiare qualche decina di euro al mese.
Soprattutto, è necessario un intervento della Bce che impedisca alle banche italiane di aumentare ancora lo spread, praticamente raddoppiato ed arrivato in realtà ad essere al doppio della quota dell’Euribor, ovvero al 2,50%. Di conseguenza, è necessario un intervento anche sui tassi, che non possono mantenersi addirittura al 5 o 6%.  La BCE ha operato un taglio netto, circa di un quarto, sui tassi e non solo: lo stesso taglio netto è stato adoperato anche sui tassi dei depositi, arrivati a quota 0,25% e quello dei marginali, che è arrivato a 2,25% quando solo fino a poco tempo fa si aggirava sul 2,5%.
Tutti questi tagli derivano da un forte crollo del costo del denaro, che di conseguenza porta con sé degli “sconti”. Ma non è finita qui: prima della fine del semestre, i tassi scenderanno ancora. È, insomma, un momento propizio per coloro che devono richiedere dei mutui. Ben inteso che, data la diffidenza delle banche nella pesante congiuntura economica mondiale, ad aprire i rubinetti dei prestiti e alla loro concessione, per richiedere un mutuo presso gli istituti bancari si deve essere in possesso di requisiti di ferro, davanti ai quali per le banche sarà impossibile rifiutare la richiesta di finanziamento.

Fonte: Prestitoblog.it

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