Sono stati inaugurati in Nevada, nella Contea Churchill, due innovativi impianti geotermici di Enel Green Power, la nuova società di Enel per lo sviluppo delle fonti rinnovabili in Italia e all’estero con 17 miliardi di chilowattora da acqua, sole, vento e calore della terra.
Stillwater e Salt Wells, così si chiamano le due nuove centrali, hanno una capacità installata complessiva di 65
Megawatt lordi (MW), grazie ai quali saranno prodotti più di 400 milioni di chilowattora all’anno, in grado di soddisfare i consumi di circa 40.000 famiglie americane, evitando l’emissione in atmosfera di oltre 300 mila tonnellate all’anno di CO2.
L’entrata in produzione di Stillwater e Salt Wells quadruplica il quantitativo di energia elettrica prodotta da Enel Green Power da fonte geotermica negli USA, dando, inoltre, un rilevante contributo al raggiungimento dell’obiettivo del Nevada di realizzare il 20% della produzione da fonti rinnovabili entro il 2015.
Stillwater e Salt Wells, sono due impianti a media entalpia, ossia con temperature comprese tra i 130 e i 150 gradi, e tecnologia a ciclo binario che utilizza cioè due fluidi: l’acqua calda viene estratta dal sottosuolo e messa a contatto con un fluido conservato in un circuito chiuso (in questo caso isobutano).
Il fluido, rapidamente scaldato e portato in condizioni di altissime pressioni e temperature, attiva le turbine, producendo corrente elettrica. L’acqua torna poi nel sottosuolo e il liquido che è stato scaldato rimane all’interno del suo circuito chiuso, senza emissioni di gas serra o impatti negativi sulle risorse del territorio.
Stillwater e Salt Wells, la cui costruzione è iniziata nel 2007 daranno un contributo alla contea Churchill non soltanto in termini di produzione di energia rinnovabile, ma anche sotto il profilo economico. Infatti, secondo l’Economic Development Authority of Western Nevada (EDAWN) i due nuovi impianti avranno un impatto positivo sul territorio di oltre 4 milioni di dollari e creeranno 25 posti di lavoro permanenti per i prossimi trent’anni.
I benefici economici di questi impianti per le comunità circostanti sono importanti.
La contea di Churchill è proprio al centro di un’area verde, costituendo un esempio internazionale di cosa la tecnologia innovativa può fare per la comunità e per lo stato.
In Toscana, Enel Green Power dispone di 31 impianti geotermici per una potenza di circa 700 MW, in grado di assicurare una produzione annua di 5 miliardi di chilowattora.
Lo scorso anno è stato inoltre raggiunto un accordo con la Regione per lo sviluppo sostenibile di questa preziosa risorsa attraverso la realizzazione di nuova potenza e forti investimenti nella ricerca.
Approfondita ed affinata in Italia, nell’area di Larderello (Pisa), la tecnologia geotermica made in Italy viene ora “esportata” in tutto il mondo, non solo negli Stati Uniti.
In Cile, in accordo con l’ente petrolifero nazionale Enap, Enel Green Power sta esplorando alcune aree particolarmente adatte che mostrano potenzialità superiori ai 100 MW.
In El Salvador, la Società ha realizzato il suo primo impianto geotermico all’estero, Berlin III, per una capacità di 44 MW ed una produzione di circa 320 milioni di chilowattora all’anno.
Enel, inoltre, sta investendo per sviluppare ulteriormente l’utilizzo della geotermia: con il progetto “Geotermia Innovativa”, punta a rendere utilizzabili campi ancora non sfruttati e a integrare le risorse geotermiche a bassa temperatura con altre fonti rinnovabili, in particolare con l’energia solare e la biomassa.
Fonte: 100ambiente.it