La speranza è che il 2014 sia l’anno della svolta, anche alla luce del fatto che gli studi sull’anno appena passato continuano a dare risultati poco confortanti. L’ultima ricerca su Lo stile di vita dei bambini e dei ragazzi, condotta da Ipsos per Save the Children e Mondelēz, ha dimostrato quanto la recessione abbia inciso sui nostri stili di vita: soltanto un ragazzo su quattro pratica sport nel tempo libero. Si tratta di un evidente effetto della mancanza di soldi, che si riflette inevitabilmente sulla salute dei minori: fare sport non solo è un’occasione di divertimento e di crescita personale, ma è altrettanto prezioso per la cura e la regolare evoluzione dei ragazzi.
La ricerca è stata condotta sui minori tra i 6 e i 17 anni, e ha anche messo in evidenza come i giovani italiani siano eccessivamente pigri. L’impossibilità familiare di sostenere la spesa per una costante attività fisica dei ragazzi potrebbe infatti essere colmata, da un punto di vista del benessere fisico, con piccole e buone abitudini. Atteggiamenti virtuosi che tra i ragazzi non sono molto diffusi: si pensi che ben quattro ragazzi su dieci si muovono esclusivamente in macchina, soltanto il 24% a piedi e addirittura uno scarso 9% in bici. Mentre il 73% dei giovani sta a casa nel tempo libero. Senza ombra di dubbio le nuove tecnologie hanno la loro colpa: se tempo fa lo sport veniva rimpiazzato dai giochi di strada, ora questa realtà è presso che scomparsa.
Eppure negli ultimi anni i dati sull’attività sportiva tra i ragazzi sono peggiorati. Gli sport organizzati rappresentano ormai l’unica valvola di sfogo, ma i loro costi si sono trasformati in ostacoli insormontabili e l’attività fisica è stata completamente sacrificata. Iniziamo il nuovo anno con la speranza che anche questa tendenza sia radicalmente invertita.