Secondo quanto analizzato dalla Coldiretti lo scorso anno si è chiuso in positivo per quanto riguarda la produzione italiana di bibite e alimenti. L’aumento è stato dell’1,3 per cento soprattutto negli ultimi mesi dell’anno. Le spese alimentari hanno rappresentato evidentemente una componente rilevante del budget di Natale delle famiglie in Italia e all’estero dove si sono registrati risultati sorprendentemente positivi per il Made in Italy. Se gli italiani solo per imbandire le tavole hanno speso complessivamente 4,1 miliardi di euro, solamente tra il pranzo di Natale e i cenoni della Vigilia e di Capodanno, anche all’estero la domanda di Made in Italy è stata in aumento.
Naturalmente l’andamento positivo della produzione alimentare a fine mese non consente comunque di compensare le difficoltà del 2014 alle quali insieme alla crisi dei consumi ha contribuito il maltempo con un crollo del 35 per cento per raccolto di olio di oliva, del 15 per cento per il vino fino al 4 per cento del grano duro destinato alla pasta. Però un segno positivo c’è e non solo nel settore alimentare ma anche nelle piccole imprese.
Le piccole imprese trainano l’export italiano, tra gennaio e settembre 2014 dal nostro Paese sono volati nel mondo i prodotti realizzati da 243.218 piccole imprese per un valore di 75,4 miliardi di euro, con un aumento del 3,3% rispetto allo stesso periodo del 2013. Secondo un rapporto di Confartigianato, nel 2014 le esportazioni dei prodotti delle piccole imprese mostrano un aumento doppio rispetto all’andamento complessivo del nostro export manifatturiero che lo scorso anno si è attestato a 282,5 miliardi e ha fatto registrare una crescita dell’1,7%.