Sta per essere approvato alla Camera, dopo essere stato discusso positivamente al Senato, un provvedimento, la legge 1113, che porterà una pioggia di incentivi sulle biomasse. Ma non c’è da rallegrarsi troppo perché come specifica Auxiliagest si intende:
incrementare gli incentivi alla produzione di energia elettrica attraverso le biomasse anche di origine agricola (potature, residui della manutenzione forestale, di parchi e altro), agro-industriale e i rifiuti urbani per la parte biodegradabile. In particolare il coefficiente per Certificati Verdi da biomasse non da filiera corta è stato elevato da 1,1 a 1,3.
Grazie ad un emendamento l’indennizzo passa 0,22 euro/kWh a 0,28 euro/kWh per la produzione di energia elettrica derivata da biomasse in impianti di potenza inferiore a 1MW.
Dopo il salto le opinioni di Giuseppe Politi Presidente di Cia- Confederazione italiana agricoltori e di Stefania Prestigiacomo Ministro per l’Ambiente.
Spiega Giuseppe Politi Presidente della Confederazione italiana agricoltori:
Un’occasione persa per l’agricoltura. Il provvedimento era nato esclusivamente per gli agricoltori. Ora, invece, dopo più di sedici mesi di discussioni, è stato allargato a dismisura, coinvolgendo altri settori, come, ad esempio, i rifiuti urbani, e addirittura biomasse di provenienza extracomunitaria.
Di conseguenza, l’incentivo, pari a 0,28 euro/kwh, finisce con il premiare non unicamente l’efficienza e il protagonismo dei produttori agricoli. In questo modo viene eliminato il principio della filiera corta e non vengono privilegiate le biomasse che provengono prevalentemente dalle imprese agroforestali.
Soddisfatto il Ministro Prestigiacomo, che attraverso una nota fa sapere:
L’emendamento approvato consentirà indubbi vantaggi per gli investimenti degli imprenditori agricoli, un consistente risparmio nella bolletta energetica nazionale a causa delle minori quantità di petrolio da importare, una minore produzione di CO2 da combustibili fossili e un migliore utilizzo dei rifiuti urbani che potranno essere utilizzati anche per la produzione di energia elettrica.
La scelta del governo a favore delle energie pulite – dichiara il ministro Prestigiacomo – è forte e irreversibile e passa anche attraverso provvedimenti come questo. Riteniamo infatti che biomasse, solare, eolico, idroelettrico debbano essere parte rilevante del mix energetico dell’Italia del futuro.
Il prossimo passo sarà quello di equiparare gli inceneritori a impianti per la produzione elettrica da biomasse?
Via | Cia, Ministero Ambiente