Perché non sfruttare le caratteristiche fisiche dei migliori nuotatori del mare per produrre energia elettrica con fonti rinnovabili? Questa e’ l’idea di base di Biostream, azienda neozelandese specializzata in energie rinnovabili.
Ispirandosi ad una pinna di squalo (o forse di tonno?) gli ingegneri hanno pensato di riprodurne il movimento sfruttando le correnti dei fondali marini, generando oscillazioni da convertire in rotazioni.
Una dinamo trasformerà quest’energia cinetica in elettrica. Con torri da 15 metri d’altezza e pinne da 20 metri, il sistema può sviluppare dai 250kW ai 1000kW a seconda delle condizioni meteomarine e dei punti dove è installato.
L’azienda offre anche altre soluzioni per la produzione di energia dai fondali marini: in questa situazione sfrutta le correnti per muovere degli enormi “palloncini” fissati al suolo. E’ lo stesso concetto che fa ondeggiare le piante marine. Prototipi o prossime realtà?
Fonte: Ecowiki.it