Chiusura positiva per Wall Street dopo una giornata trascorsa in altalena. Il Dow Jones avanza dello 0,79% a 8.277,08 punti, Il Nasdaq sale dell’1,16% a 1.529,33 punti, mentre lo S&P 500 segna un progresso dello 0,67% a 849,41 punti.
L’intervento del Tesoro americano a sostegno di Citigroup e Bank of America ha fatto sentire i suoi effetti sulle contrattazioni in Europa, dove i principali listini hanno chiuso in rialzo. Le principali piazze del Vecchio Continente hanno mantenuto la loro performance in territorio positivo, nonostante abbiano perso slancio sul filo di lana.
Il Dax ha guadagnato lo 0,68%, il Cac40 lo 0,7% e l’Ftse100 lo 0,92 per cento. A Milano il Mibtel ha chiuso in rialzo dell’1,43% e l’S&P/Mib dell’1,64 per cento.
Negli Stati Uniti, dopo il rimbalzo di ieri di Tokyo, Wall Street aveva proceduto in modo contrastato. Quali i motivi di questo andamento a due facce? Da un lato, l’intervento del Tesoro a sostegno delle banche ha avvantaggiato alcuni titoli finanziari. In primis Citigroup che sale dell’1,57 per cento. Dall’altro, però, i cattivi dati trimestrali hanno convinto gli investitori a penalizzare altre azioni bancarie: così è, per esempio, proprio per quella Bank of America, sostenuta sì dall’intervento pubblico, ma penalizzata da dati di bilancio veramente brutti: il titolo è in caduta libera (-7,93%).
Sempre a Wall Street, peraltro, c’è da rilevare la clamorosa messa in liquidazione di uno dei grandi nomi del retail elettronico Usa. Circuit City, dopo aver tentato la strada del Chapter 11 e la ristrutturazione del debito, ha dovuto arrendersi alla realtà dei fatti (nessun acquirente ha bussato alla porta). E così è stata costretta ad aprire la procedura di liquidazione. In Borsa il titolo è arrivato a perdere fino al 68 per cento.
A Piazza Affari oggi il mercato ha premiato Unicredit (+2,44%). Bene tra i bancari anche Intesa SanPaolo (+2,38%). Tra gli assicurativi positiva Fondiaria-Sai (+2,55%) e Generali (+5,43%). Si muove in controtendenza solo la Banca Popolare di Milano (-2,54%) nonostante il nuovo passo in avanti sulla governance con il cda che ha approvato la delibera che dà più poteri al direttore generale. Exploit di Prysmian che, dopo la pubblicazione di alcuni report dove viene sottolineato che il piano di Obama spingera gli investimenti nel settore delle comunicazioni ad alta veloctà (comparto dove la società italiana è leader), ha chiuso in rialzo del 10,71 per cento. Il titolo Fiat (uno dei peggiori nella seduta di ieri) ha perso oltre il 4 per cento.