Linee guida, fisco e tariffe per le associazioni del fotovoltaico

Un’azione poco in comune delle due associazioni di categoria. Le posizioni di Anie-Gifi e Assosolare su diversi aspetti critici del fotovoltaico in Italia: linee guida per l’autorizzazione unica, aspetti fiscali, scenari e prossima rivisitazione delle tariffe del conto energia.

Le due associazioni di categoria del fotovoltaico, Gifi e Assosolare, sembrano ancora muoversi in maniera autonoma, nonostante in questa fase sia quanto mai necessaria una convergenza di intenti e di posizioni da presentare alle istituzioni in modo compatto. Sarebbe importante che queste organizzazioni operino unitariamente sulle questioni più importanti, riguardanti le linee guida per l’autorizzazione unica, gli aspetti fiscali e la prossima rivisitazione delle tariffe del conto energia, probabilmente operative dal 2011. Sperando che ciò non produca particolari debolezze nel settore, come è accaduto in Spagna, vediamo come procede l’attività delle due associazioni.

Vista l’imminente pubblicazione delle linee guida per l’Autorizzazione Unica, ANIE-GIFI (Gruppo Imprese Fotovoltaiche Italiane) ha inviato una comunicazione ai Ministeri competenti, per porre all’attenzione del legislatore alcuni aspetti riguardanti la procedura autorizzativa.
L’associazione propone di semplificare e rendere più efficiente l’iter autorizzativo, prevedendo, in assenza di vincoli, la sola DIA per autorizzare la costruzione di impianti fotovoltaici fino a 1 MWp. Ritiene, inoltre, che la fideiussione bancaria all’atto di avvio dei lavori potrebbe limitare la diffusione degli impianti FV e per questo motivo, e tenuto conto della limitatezza delle opere edili necessarie alla loro realizzazione, si propone l’esclusione di tali impianti da quelli soggetti a fideiussione.

Altro aspetto analizzato da ANIE-GIFI: in considerazione anche dell’ICI che ricadrebbe su alcuni impianti, e alla luce del Disegno di Legge “energia sviluppo” in approvazione in questi giorni al Senato, che prevede privilegiate condizioni per l’accesso al “servizio di scambio sul posto” a favore dei Comuni, l’associazione di categoria ritiene ridondante la norma che prevede misure di compensazione ambientali e territoriali in favore dei comuni ospitanti.

ANIE-GIFI ha dichiarato di aver accolto con soddisfazione la pubblicazione in GU del DPR 59/09 che prevede l’obbligo di installazione di impianti fotovoltaici sugli edifici pubblici e privati di nuova costruzione e di quelli in ristrutturazione (entro certi limiti di superficie utile), anche se ancora non si danno indicazioni operative. Per l’associazione di categoria è un passo importante per coinvolgere a pieno titolo il settore dell’edilizia nello sviluppo del fotovoltaico e che questa norma debba essere necessariamente accompagnata da un regime autorizzativo snello e uniforme a livello nazionale. Una ragione in più – dice nel suo comunicato – per dare urgente attuazione a linee guida che favoriscano l’istituzione di tale regime virtuoso.

L’altra associazione di categoria, Assosolare, oggi, nel corso del convegno “La fiscalità del fotovoltaico”, ha chiarito le proprie posizioni sul tema dell’ICI e, più in generale, sul regime fiscale e tributario del fotovoltaico. Inoltre, nel corso del convegno è stato presentato lo studio “Il mercato italiano del fotovoltaico”, commissionato da Assosolare al Dipartimento di Ingegneria Gestionale del Politecnico di Milano.
Per stimare il potenziale del mercato italiano, sono stati adottati due approcci alternativi: un approccio benchmarking, che assume a riferimento la potenza pro-capite installata stimando che lo sviluppo sia in linea con quello di Spagna e Germania); un approccio costruttivo che determina il potenziale di installazione tenendo conto delle caratteristiche del nostro territorio.

I due approcci portano a risultati convergenti, cioè all’effettiva possibilità per l’Italia di raggiungere gli altri “grandi del fotovoltaico” con un installato di circa 50 GW al 2020. Il raggiungimento di questi obiettivi – spiega il report – è possibile solo se non verrà meno, in particolare nei prossimi 3-5 anni, il sostegno economico e l’impegno del “sistema Paese” allo sviluppo della tecnologia.
Secondo l’approccio costruttivo il comparto dalle potenzialità più interessanti è quello delle installazioni a terra su terreni incolti o a scarso rendimento agricolo (80%), seguito dal residenziale e dalle serre fotovoltaiche (poco meno del 10% per ciascun comparto) e, in ultimo, la grande distribuzione.

Altra aspetto toccato dal rapporto è la “grid parity”. Secondo il Politecnico di Milano verrà raggiunta tra il 2015 e il 2018 a seconda del diverso segmento di mercato. Nel 2015 l’obiettivo sarà raggiunto da quello industriale; nel 2016 da quello domestico e nel 2018 dalle centrali a terra.
Assosolare ritiene che questa analisi può essere utile alle scelte del Governo in merito all’allineamento degli “obiettivi nazionali e potenziali”.

L’associazione punta a richiedere un tetto abbastanza elevato in linea con gli obiettivi di Bruxelles, in modo di sostenere la crescita di tutti i comparti del fotovoltaico: residenziale, commerciale e a terra.
Per Assosolare i prossimi anni saranno decisivi per la crescita del settore e per il rafforzamento di tutta la filiera che ancora non capitalizza i segmenti con maggiori margini di guadagno, poiché in Italia l’impianto “chiavi in mano” costa ancora troppo rispetto alla Germania. Pertanto, afferma, che la prevista revisione del conto energia dovrà tenere conto in maniera obiettiva del decremento dei costi, così da evitare quanto accaduto in Spagna dove la tariffa è stata ridotta in modo drastico senza accompagnare la crescita naturale del mercato.

Per quanto riguarda il tema del convegno, Assosolare ritiene, infine, che sia necessaria l’applicazione di una corretta tassazione affinché non venga vanificato ciò che l’industria italiana sta costruendo con grande impegno, in competizione con molti paesi dove la fiscalità è oggi più vantaggiosa.

Fonte: Qualenergia.it

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