E’ stata finalmente aperta la procedura di concordato preventivo per la compagnia Club Air. Ecco cosa devono fare i consumatori per farsi rimborsare i biglietti già acquistati. Il Commissario Giudiziale sta contattando in questi giorni tutti i creditori della compagnia aerea. Lo rende noto il CEC – Centro Europeo dei Consumatori.
La procedura di concordato preventivo, è stata aperta presso il Tribunale Fallimentare di Milano, in data 11 dicembre 2008. Club Air, non vola più dal 2006, nonostante il suo sito internet sia ancora attivo e ci sia un documento scaricabile, formato PDF, con l’orario e le tratte.
Naturalmente, non si possono più acquistare i biglietti, perché materialmente la compagnia non vola più, però sono molti i creditori dell’azienda, fra i quali centinaia di passeggeri (500 dei quali si sono rivolti al Centro Europeo dei Consumatori).
Ma che cos’è la procedura di concordato preventivo?“Il concordato preventivo è un istituto giuridico alternativo al fallimento e volto a prevenirlo: il debitore cerca un accordo con i creditori, garantendo che comunque tutti i creditori (suddivisi in classi) ricevano qualcosa” ha chiarito il CEC in una nota.
Nella fattispecie dei creditori, Club Air ha proposto ai creditori la soddisfazione dei loro crediti mediante la cessione ai creditori di tutti i beni di proprietà sociale. Ma i primi ad essere risarciti e soprattutto al 100% dei crediti spettanti, saranno i dipendenti e i collaboratori tecnici. Il 30% delle cifre spettanti saranno invece per i professionisti e per gli istituti previdenziali e dell’Erario (al 25%).
E ai consumatori che hanno pagato biglietti mai utilizzati? A loro, spiega il Centro Europeo dei Consumatori, spetta un rimborso del 20%. Questo vuol dire che su un biglietto pagato 100 (anche due anni fa), ne verrà rimborsato 20? Sembra proprio di sì: il CEC, a questo proposito scrive nella nota informativa: “i consumatori-passeggeri (considerati creditori chirografari) riceverebbero il 20% del loro credito; credito che comprende il prezzo del biglietto inutilizzato e la compensazione pecuniaria prevista dal Reg. (CE). n. 261/2004″.
Ma attenzione, non è detto che il concordato preventivo venga approvato. Se così non fosse, le speranze dei consumatori di recuperare anche soltanto una parte del loro denaro (ricordiamo che tra mancati rimborsi per i biglietti aerei non utilizzati e risarcimenti non ottenuti sono in ballo circa 350mila Euro) sono assai poche.
Intanto, i creditori sono stati convocati per il giorno 17 febbraio 2009 alle ore 12.45 al Tribunale di Milano per deliberare sulla citata proposta di concordato. Il Centro Europeo Consumatori (CEC) di Bolzano pubblicherà tutti gli aggiornamenti del caso sul proprio sito www.euroconsumatori.org.
Fonte: Vostrisoldi.it