La tecnologia avanza e finalmente arriva la realizzazione di un generatore mini-eolico, adatto ai siti con bassi venti. Non si parla di mini-eolico domestico, ma proprio di una nuova concezione dell’uso dell’energia proveniente dal vento, grazie all’ ATBV25 ideato da Terom Wind Energy e prodotto da Sicme Motori, che promette non solo di dimezzare l’impatto ambientale ma anche di avere un alta resa
Ha una potenza nominale di 50 kW e una producibilità annua di 100 mila chilowattora già in un sito, con velocità media inferiore ai 4m/s. Il cuore è il generatore SW07B di Sicme Motori, a magneti permanenti in presa diretta, senza moltiplicatore di giri. Sviluppato in collaborazione con il Politecnico di Torino, questo generatore riduce a zero la necessità di manutenzione e ha notevoli vantaggi da un punto di vista ambientale, garantendo elevato rendimento e massima silenziosità fin dai più bassi regimi di funzionamento.
I risultati e la tecnologia sono il frutto di un test durato tre anni in 14 siti sull’Appennino Tosco-Emiliano dove appunto sono state installate le torri alte, o forse è meglio dire basse 28m, mentre il diametro del rotore è di 26m.
Dice l’Ing. Jenny Sabattini project manager di Terom:
ATBV25 è un trattore dell’energia eolica: riesce a sfruttare ottimamente i venti scarsi e ovviamente può dare risultati migliori in siti più vocati. Il vento ha più energia del sole: anche un ottimo impianto fotovoltaico converte al massimo il 14% dell’energia che lo colpisce, mentre la legge di Betz da agli impianti eolici un limite di resa vicino al 60% e ATBV25 arriva al 45%.
I costi? Sembrerebbero interessanti:
Investimento iniziale: 240.000 euro (installazione di 1 aerogeneratore in sito medio)
resa annua: 112.000 kWh
tasso interesse: 6%/anno
inflazione: 2.5%/anno
Tasse: 35%
Flussi di cassa positivi: 7.6 anni
Pay Back: 8.9 anni
Fonte: Ecoblog.it