A riportare il sereno sui bilanci familiari e imprenditoriali un ventaglio piuttosto ampio di misure anti-crisi.
Il Governo ha infatti destinato 5 miliardi di euro a sostegno di imprese e privati che spaziano dal bonus per le famiglie in difficoltà all’intervento a sostegno di chi ha un mutuo a tasso variabile, dai bond per aumentare la patrimonializzazione delle banche all’iva per cassa, fino ai provvedimenti più discussi, il raddoppio dell’aliquota Iva di Sky e l’impegno del governo a stipulare nuovi accordi bilaterali per le rotte su Malpensa. Il cosiddetto decreto anti crisi ha appena varcato la soglia del Senato per ottenere il via libera dopo l’approvazione (con fiducia) alla Camera.
Ecco, in sintesi, le misure principali:
FAMIGLIA
– Bonus: Nel 2009 arriverà un bonus da un minimo di 200 euro fino a 1.000 euro per famiglie, lavoratori dipendenti e pensionati che hanno un reddito fra i 15 e i 22 mila euro. Il tetto sale a 35 mila euro per i nuclei familiari con un portatore di handicap a carico. Il beneficio verrà modulato in base al numero dei figli e al reddito e il termine per la domanda è fissato al 28 febbraio. L’operazione costa 2,4 miliardi.
– Bonus pannolini: Arriva un contributo per l’acquisto di pannolini e latte artificiale per i figli da 0 a 3 mesi. L’aiuto è riservato alla platea che ha già diritto alla social card.
CONSUMATORI
– Pedaggi autostrade: gli adeguamenti delle tariffe autostradali restano congelati fino al 30 aprile, pur restando validi “i contratti di concessione e le relative previsioni tariffarie”.
– Treni: Arriva il blocco delle tariffe ferroviarie sulle tratte regionali per aiutare i pendolari.
-Massimo scoperto: Stop alla commissione di massimo scoperto sui conti correnti bancari in ‘rosso’ per un periodo continuativo non superiore a un mese.
– Sport: Aumentano le risorse stanziate per lo sport: vanno al Coni 470 milioni nel 2009 e nel 2010. All’Unire vanno invece 150 milioni.
CASA
– Mutui: Lo Stato si accollerà parte delle rate sui mutui per la prima casa. Pagherà di tasca propria la parte eccedente della rata di un mutuo a tassa variabile quando il tasso di riferimento supererà il 4 per cento.
– Bollette:
Bonus Energia: torna l’eco-sconto fiscale al 55% sui lavori di riqualificazione energetica di edifici e appartamenti, ma spalmato in 5 anni.
Luce e gas: Le famiglie economicamente svantaggiate, che hanno diritto all’applicazione delle tariffe agevolate per l’energia elettrica, avranno diritto anche allo sconto sulla bolletta del gas.
– Affitti: In arrivo 20 milioni per l’anno 2009 per il sostegno all’accesso alle abitazioni in locazione.
TASSE
– IVA: Viene soppressa l’Iva agevolata al 10% per gli abbonamenti di Sky Italia. L’imposta sale quindi al valore normale del 20 per cento. Viene introdotta per le imprese l’Iva di cassa con cui si paga l’imposta indiretta al momento dell’incasso e non della fatturazione.
– Acconti Ires e Irap: Arriva il taglio di tre punti all’acconto Ires e Irap. Chi ha già provveduto al pagamento dell’acconto ha diritto a un credito d’imposta corrispondente alla riduzione.
-Porno Tax: Chi produce e commercializza materiale pornografico dovrà pagare un’addizionale Irpef del 25%. La tassa viene estesa anche ai soggetti che utilizzano trasmissioni tv per sollecitare la credulità popolare e che usano i numeri telefonici a pagamento.
LAVORO
– Ammortizzatori sociali: Le tutele vengono estese anche ai lavoratori che finora ne erano esclusi, come gli atipici. Potrà variare il mix di contributi regionali e statali ma non il tetto massimo del sostegno. Le risorse del fondo sociale per l’occupazione e la formazione potranno essere usate per il sostegno al reddito, ma occorrerà prima il sì della conferenza unificata e della Ue.
– Detassazione premi: Viene prorogata la detassazione dei premi di produttività, ma non varrà per gli straordinari. Aumenta inoltre il tetto di reddito da 30 a 35 mila euro e sale anche la quota dei premi detassabili da 3 mila a 6 mila euro.
– Negozianti: Scatta un sostegno al reddito anche per chi lavora nel turismo e nel commercio, se è costretto a tirare giù la serranda tre anni prima di andare in pensione.
– FAS: Una quota del Fondo aree sottoutilizzate sarà destinata all’occupazione e la formazione, un’altra parte al Fondo infrastrutture. Resta fermo il vincolo di utilizzare l’85% delle risorse al Sud.La Crisi dà i numeri.
Fonte: Soldiblog.it