L’idea del progetto Kite Gen è quella di produrre energia dal vento ad alta quota, molto più forte e costante, sfruttando i principi di volo del Kitesurf, disciplina sportiva a metà tra il paracadutismo e il parapendio. Dall’inizio del progetto, nel 2004, Kite Gen si appresta nel prossimo autunno a vedere realizzato il prototipo Stem, che permetterà di testare l’effettiva realizzabilità del primo impianto vero e proprio.
Il generatore Stem sarà alimentato dal movimento di uno stelo di 25 metri, con in cima una sorta di grande aquilone che raggiungerà invece i 200 metri di altitudine. Spinto dalla regolare energia del vento di altitudine, la struttura, una volta raggiunta la quota, seguirà delle volte a forma di 8, creando movimento che verrà catturato in energia dai macchinari di terra.
Secondo le aspettative del progetto, il generatore sarà in grado di produrre con regolarità e scarso impatto ambientale energia per il sostentamento di un paesino di piccole dimensioni.
Se il progetto in questione dovesse poi andare a buon fine, diverrebbe la premessa per la realizzazione di una vera e propria centrale, KiteCarousel (kite-giostra). Questa, nelle intenzioni progettuali, sarà composta da una sorta di struttura roteante di un diametro fino a 1,5 km, messa in movimento da una serie di 200 steli collegati ad altrettanti profili alari.
Un impianto che occuperebbe complessivamente una superficie di 5 km quadrati, ma che produrrebbe energia pari a quella di un parco eolico di 150 torri e quindi di circa 40 km quadrati, o di una centrale nucleare di medie dimensioni, ovviamente con impatto paesaggistico nel primo caso e ambientale nel secondo di gran lunga minori.
Il progetto, tutto italiano, è portato avanti dalla Sequoia Automation, società di Chieri fondata dall’ingegnere Massimo Ippolito, ideatore del progetto, in collaborazione con il Politecnico di Torino. Il progetto pilota Stem si svolerà invece nei pressi della città di Berzano S. Pietro (Asti).
Fonte: Onegreentech.it