Una tendenza confermata dalle analisi di operatori del settore: Scenari Immobiliari, Agenzia Immobiliare Toscano e Confedilizia. E nata da due fattori molto importanti: dal bisogno di liquidità di proprietari anziani che affrontano in questo modo la crisi economica in atto e dalla delusione scaturita da Borsa e Titoli di Stato, che ha spinto gli acquirenti a investire nel mattone “con ospite”.
“È un fenomeno in evoluzione – spiega Mario Breglia, presidente di Scenari immobiliari – dal 2000 al 2004 le transazioni di nude proprietà sono raddoppiate: da 18 mila sono passate a 35 mila fino a 50 mila nel 2007. Le transazioni di nuda proprietà stanno recuperando terreno dopo la discesa rilevante registrata nel 2008 (-10%), ma comunque minore rispetto a quella del mercato immobiliare generale”.
Chi vende e chi compra la nuda proprietà? Tipici venditori, gli over 65 a causa della pensione troppo bassa e quindi per bisogno di liquidità. Acquirenti tipici, padri di famiglia benestanti che preferiscono investire nel mattone. Pare, quindi, che la grande crisi economica abbia avuto un effetto trainante sul settore.
“Oggi gli anziani proprietari impoveriti possono trovare una soluzione al loro bisogno di liquidità proprio nella vendita della nuda proprietà, che consente di mantenere l’ usufrutto”, dice Breglia per spiegare l’ aumento delle messe in vendita. Un incremento notato anche dall’agenzia immobiliare Toscano e da Confedilizia, l’ organizzazione dei proprietari di casa, che ha registrato “una crescita di interesse su questo strumento”.
Incoraggia questa tendenza anche il cosiddetto doppio sconto: il pagamento del 70% del valore dell’ immobile di solito previsto per la nuda proprietà e il calo dei prezzi del 15 – 20% dovuto alla crisi del mercato. La nuda proprietà è comunque un mercato ancora limitato. Nonostante l’ evoluzione, non rappresenta più del 5 – 6% sul totale delle compravendite, anche e soprattutto per motivi culturali. In molti casi l’ ostacolo è il senso di vergogna che si prova, in fondo si tratta di una scommessa sulla morte, quanto più precoce, di un essere umano, spiega Breglia.
Frena la crescita anche un altro fattore: il senso di unità familiare ben radicato negli italiani. Infatti succede spesso che il venditore agisca di nascosto dei parenti, che di solito comunque ne vengono a conoscenza e naturalmente vi si oppongono.
L’Italia potrebbe essere un mercato potenzialmente molto forte per le nude proprietà, con il 90% di ultrasettantenni proprietari di casa, ma è indietro rispetto ad altri paesi. Peraltro questo tipo di acquisto si registra in genere dove i legami familiari tendono ad allentarsi, nelle grandi città, specialmente in quelle dove l’ invecchiamento della popolazione è più marcato.
Fonte: Mondocasablog.com
Concordo con l’autore. Investire in nuda proprietà e’ un’ottimo investimento con rischi minimi.