Non c’è crisi per Fiat, quantomeno in Borsa. Nelle ultime due sedute le azioni del Lingotto hanno fatto registrare rialzi corposi accompagnati da volumi vorticosi, cosa che ha portato i corsi a sfondare la barriera degli undici euro. Per chi ha comprato nel marzo scorso, quandio la Fiat veniva scambiata a meno di quattro euro, ha fatto un affarone.
A spingere in alto il titolo, oltre ai dati degli ultimi mesi sulle vendite, “spinte” dagli incentivi statali, è anche un po’ l’attesa, un po’ anche la speculazione riguardante il piano industriale della casa automobilistica torinese con l’americana Chrysler, i cui dettagli saranno ufficialmente svelati il mese prossimo.
Ma a far fioccare in questi ultimi giorni gli ordini in acquisto su Fiat sono state anche le valutazioni dei broker, i quali s’attendono sinergie di rilievo dal binomio Fiat-Chrysler, al punto che, ad esempio, Morgan Stanley, con un giudizio di “overweight”, ovverosia sovrappesare, vede le azioni della società guidata da Sergio Marchionne su livelli di gran lunga superiori alle attuali quotazioni in Borsa.
A piacere al mercato, agli analisti ed agli investitori è in particolare la linea seguita da Marchionne unitamente al fatto che Fiat-Chrysler possa portare a regime ad un sensibile incremento delle quote di mercato per la società torinese; l’idea poi di collocare in futuro sul mercato Chrysler, con un’IPO, ha ulteriormente galvanizzato il mercato.
Fonte: Vostrisoldi.it