Nel resto dell’Unione Europa gli incentivi auto previsti per il 2010 sono già stati erogati e si attende che, anche in Italia, il Governo attui finalmente un incontro che chiuda definitivamente la negoziazione in merito.
Da come dichiarato più volte dagli esponenti dell’Anfia, associazione di industrie automobilistiche nazionali, l’erogazione di incentivi auto risulta essere uno strumento quanto mai necessario per uscire dalla crisi e per poter pensare ad una nuova ripresa che miri a proseguire il precorso già tracciato verso un impatto ambientale di mobilità sempre minore.
I dati pubblicati sulla crescita del mercato automobilismo hanno fatto riscontrare, inoltre, un abbassamento delle emissioni Co2 di 8 punti rispetto al 2008 grazie alle nuove automobili di nuova generazione che assicurano un’ attenzione particolare all’ambiente.
L’associazione nazionale dei costruttori, infatti, ha reso noto che le esalazioni medie di Co2 emesse dalle nuove auto introdotte sul mercato sono scese del 4,5% rispetto all’anno appena trascorso.
Tra tutti i risultati ottenuti sembra che la Francia abbia avuto esiti particolarmente positivi, in quanto ha subito una crescita di nuove immatricolazioni pari al 48,6% che ha portato in termini di impatto ambientale ed emissioni gas, una notevolissima riduzione.
Il secondo posto invece spetta al Regno Unito con un numero di immatricolazioni pari a al 39,9%.
Secondo la SMMT a determinare tale inarrestabile ascesa sono stati i lauti incentivi messi a disposizione dal governo che hanno rappresentato il 20,8% delle entrate.
L’ultimo posto purtroppo spetta all’Italia che pare non aver riscosso grandi successi, e si spera vivamente che si possa registrare una nuova ripresa che, oltre ad alimentare l’economia aiuti anche l’ambiente e l’ecosistema grazie all’espandersi di automobili in grado di contenere le emissioni di gas e Co2.
Gli incentivi alle case costruttrici non servonoa niente,è un modo per finanziare i soliti poteri forti con soldi della collettività,con la scusa ipocrita dei posti di lavoro.
Stanno massacrando il mercato dell’usato causando perdite ingenti,nessuno ancora ha messo in conto queste perdite di posti di lavoro e gettito fiscale di questo mercato.