Per risolvere i problemi di consumi ed emissioni serve uno sforzo comune, ma anche dei Comuni.
Non è solo un gioco di parole, bensì il risultato di una ricerca che si sta portando avanti nella celebre università americana del MIT: lo scopo è quello di migliorare le condizioni dell’asfalto delle strade in modo che anche le vetture possano consumare di meno.
Infatti le irregolarità che stradali determinano una deformazione della massa di carico andando a provocare una pendenza della gomma del pneumatico e in queste condizioni avviene una maggiore dissipazione di energia che a sua volta comporta un maggior consumo di carburante. Quindi utilizzare asfalti più duri determina una riduzione delle deformazioni con conseguente riduzione di consumi. Lo hanno dimostrato al MIT specificando che così si arriverebbe a ridurre fino al 3% di consumi, determinando un risparmio di 15 miliardi e mezzo di dollari. Il risparmio che invece si verifica in termini ambientali, nelle emissioni di CO2 è di 46.5 milioni di tonnellate.
Così commentano lo studio i ricercatori: “Stiamo perdendo carburante inutilmente, perché il disegno della pavimentazione è stato basato esclusivamente sulla riduzione dei costi iniziali più delle prestazioni, quando si dovrebbe anche prendere in considerazione l’impatto ambientale dei marciapiedi sulla base delle variazioni delle condizioni esterne. Ora possiamo arrivare ad un modello di costi per ottimizzare il disegno della pavimentazione ed ottenere il più basso costo e basso impatto ambientale con la migliore performance strutturale”. Per approfondimenti
In Lombardia invece sta per partire un progetto che coinvolgerà 27 PMI: si chiama Energy Cluster e prevede che ciascun soggetto porti il proprio contributo in termini di conoscenze, informazioni e contatti relativi al settore dell’energia nel mondo. Alberto Ribolla, presidente del Lombardy Energy Cluster ha spiegato che “la crescente pressione competitiva proveniente dai maggiori paesi europei e la creazione di nuove catene del valore globali per progettare, creare e distribuire prodotti e servizi hanno un enorme impatto sul modo in cui operano le PMI”.
Lo strumento da utilizzare per lo sviluppo concreto delle imprese, è il CETIC della LIUC, diretto da Aurelio Ravarini che dichiara: “Il Lombardy Energy Cluster rappresenta un’occasione importante per trasferire al territorio la nostra expertise sulle piattaforme di social networking e sulle pratiche collaborative costruite lavorando con e per le imprese di questo stesso territorio”.