Lotta all’inquinamento e migliore sfruttamento delle risorse per ottenere un vero risparmio energetico. Può sembrare utopia, ma diventa realtà con l’utilizzo delle pompe di calore, apparecchi capaci di prelevare energia da un ambiente e, innalzandone la temperatura, trasportarla in un altro spazio.
Un processo che funziona quindi al contrario di quello che avviene normalmente in un corpo, quando il calore passa da uno caldo ad uno freddo. Per recuperare l’energia che serve a questo processo non servono spese eccessive visto che quello che serve può essere tranquillamente fornito dall’energia elettrica o dal gas ed è comunque inferiore a quella consumata dai sistemi di riscaldamento tradizionali.
La tecnologia utilizzata dalle pompe di calore sfrutta il calore dell’ambiente e che esiste in maniera naturale nell’aria, nell’acqua e nel suolo. La convenienza vera sta nel fatto che normalmente l’energia trasportata da un ambiente a un altro è ben superiore a quella impiegata per il trasporto e soprattutto garantisce un successo assicurato.
Ne esistono quattro tipi. Le pompe di calore aria-acqua, aria-aria, acqua-acqua e suolo-acqua, tutti con i dovuti accorgimenti destinati a garantire la piena efficienza. Infatti la pompa di calore richiede generalmente circa il 25% di energia ausiliare (elettrica o gas) per generare il pieno di energia termica necessaria per la climatizzazione. Inoltre i sistemi a pompa di calore hanno un altro grosso vantaggio rispetto ai sistemi tradizionali: essendo dotati di circuito reversibile, con un impianto unico è possibile soddisfare sia le esigenze della climatizzazione invernale che quella del condizionamento estivo.
Ma quanto costa un impianto del genere? Secondo le tabelle forniti dai produttori la spesa per un impianto di questo tipo è di circa il 20% superiore alla spesa per realizzare un impianto tradizionale dotato di caldaia e condizionatore, ma il recupero dell’investimento si realizza al massimo entro tre o quattro anni. E soprattutto si realizza un bel risparmio per quello che riguarda i costi di gestione dell’apparecchio.
Inoltre, salvo proroghe, almeno sino al prossimo 31 dicembre chi installa una pompa di calore in sostituzione di un impianto di climatizzazione invernale preesistente può usufruire delle detrazioni fiscali previste per gli interventi di ristrutturazione che aumentano l’efficienza e il risparmio energetico di un edificio. E’ il classico sconto che si applica alle imposte dovute dal contribuente, pari al 55% delle spese sostenute per l’installazione delle pompe di calore, ripartito su dieci anni