Il fotovoltaico come fonte di energia, ma non necessariamente elettrica. E’ questo il senso del progetto denominato Solar Flower, ossia un particolare concentratore fatto di materiale riciclato in grado di produrre e raccogliere energia solare per destinarla a molteplici utilizzi, senza doverla convertire in energia elettrica.
E’ stato realizzato riciclando diversi materiali in disuso e grazie al calore e al vapore che è in grado di generare rappresenta una soluzione green per quanto concerne la depurazione dell’acqua e il riscaldamento, per la cottura degli alimenti e addirittura per la conversione dei rifiuti organici in carbone da utilizzare per alimentare le stufe.
In più si tratta di un dispositivo è open source, quindi come avviene per i programmi informatici ogni singolo interessato alla sua creazione può liberamente accedere alle informazioni messe a disposizione sul sito ufficiale del progetto oppure indicare qualche modifica per migliorarne l’efficienza. Il costo? E’ possibile crearne uno con soli 100 euro.
Nel campo delle energie rinnovabili sbarca anche Solar Vortex, una speciale turbina nata nel Georgia Institute of Technology, ispirata ai vortici di sabbia che si formano nelle aree desertiche in particolari condizioni che si vengono a creare nel periodo estivo, in cui si assiste al surriscaldamento del terreno. Così l’aria surriscaldata sale rapidamente verso l’alto spinta dall’aria più fredda e trascina con sé la polvere creando un vortice.
In questo caso l’aria calda viene canalizzata attraverso le pale verticali della turbina che inizia il suo movimento di rotazione creando un vortice e attirando altre masse di aria calda attorno a sé stessa. Così l’energia elettrica viene generata grazie ad un particolare meccanismo di autoalimentazione che viene sfruttato da un generatore collegato direttamente alla turbina. E secondo alcuni studi produrre energia attraverso il Solar Vortex consentirebbe un risparmio del 25% rispetto alla produzione di energia attraverso le tradizionali pale eoliche e un risparmio del 65% rispetto alla produzione di energia generata dai pannelli fotovoltaici.