La manovra finanziaria penalizza fortemente le imprese assicuratrici: è quanto sostenuto dal presidente dell’Ania, Fabio Cerchiai, che ha etichettato come un “grave errore” l’emendamento alla manovra che contiene un rialzo dell’Ires sulle spalle delle compagnie assicuratrici.
Secondo il presidente di Unipol, Pierluigi Stefanini, si tratta di una misura che va solamente a discapito dei risparmiatori e quindi, in questo periodo, non è davvero necessaria.
Anche le associazioni dei consumatori si schierano dalla parte delle compagnie di assicurazione, sottolineando come il provvedimento non è nient’altro che un’altra tassa che grava sul portafoglio dei consumatori.
Questo è però l’unico punto su cui associazioni dei consumatori e Ania sono d’accordo.
Quest’ultima, ha infatti presentato il rapporto annuale, in cui viene sottolineato come il premio medio dell’assicurazione auto, nel nostro paese, in cinque anni è sceso dell’11,8%.
Statistiche che non coincidono con le rilevazioni Istat, che nel solo 2009 hanno registrato un rialzo del 2,9% e di quelle delle associazioni dei consumatori, che denunciano dei rincari ancora più elevati.