Secondo una ricerca, presentata oggi in occasione del Forum annuale, decisivo e’ il bisogno di punti fermi di fronte ad una situazione economica difficile: quello che conta e’ la persona che offre il prodotto e la consulenza, non la compagnia. Solita banca, solita compagnia di assicurazioni. La crisi economica ha fatto perdere fiducia, ma non sembra cambiare le abitudini degli italiani. E’ quanto emerge dalla ricerca ‘Crisi e generazioni’ svolta dall’Istituto di Ricerca Gpf per Axa Mps.
Secondo la ricerca, presentata in occasione del Forum annuale dal titolo ‘Generazioni a confronto: la crisi all’angolo, i nuovi scenari economici per le diverse generazioni e il ruolo della finanza e delle assicurazioni’, la fiducia degli italiani nelle istituzioni finanziarie e’ diminuita (lo dichiara il 73,3% degli intervistati, +3% rispetto al 2008) ma cio’ nonostante rimane l’abitudine a mantenere “sempre la stessa banca senza cambiarla” (74,4%).Nonostante il calo di fiducia, per fronteggiare le difficolta’ attuali, la maggior parte degli intervistati sostiene che “la vita sia piu’ tranquilla con una buona assicurazione” (58,2%), ed il 48,7% opta per la copertura assicurativa massima, qualunque sia il settore.
Un ulteriore effetto della crisi e’ la maggiore attenzione al mondo economico finanziario, tanto che il 30% degli intervistati dichiara di leggere con interesse ”le pagine economiche dei quotidiani o la stampa specializzata su temi finanziari”, mentre il 29,2% segue le ”trasmissioni tv e radiofoniche dedicate ai temi economici.”
Comunque gli intervistati sottolineano la necessita’ di essere maggiormente informati. La minor disponibilita’ di denaro e l’incertezza promuovono un atteggiamento piu’ prudente nei confronti degli investimenti: secondo il 77,6 % degli intervistati ”e’ sempre piu’ difficile decidere come investire i propri risparmi”.
Secondo il 76,1% per fare un investimento sicuro e’ meglio ”consultare un esperto del settore”. La scelta del canale attraverso cui effettuare investimenti finanziari dipende da ”fattori funzionali” come ad esempio la comodita’, e premia le banche in virtu’ della maggiore capacita’ di penetrazione del sistema bancario sul territorio rispetto a quello assicurativo.
Fonte: Adnkronos.com