Come tutelare il proprio risparmio: prima c’erano i Buoni Ordinari del Tesoro, messi in vendita dallo stato quando questo aveva bisogno di liquidità. Adesso, invece, ci sono anche i conti ad alto rendimento. Che a volte sono anche più convenienti.
Questi conti, nel breve periodo, cioè da 3 fino a 6 mesi, hanno rendimenti annuali che si aggirano intorno al 3,8% lordo, uguale a quello di un BOT che però, con il netto dell’imposizione fiscale vigente, ha un rendimento effettivo del 3,2%, con l’obbligo poi di essere rinnovati semestralmente; il che li rende svantaggiosi in termini di investimenti dato che ogni volta, ad ogni rinnovo, si è costretti a versare anche una commissione alla banca.
A costi, invece, vicini allo zero ci sono proprio i conti ad alto rendimento, che negli ultimi anni stanno avendo veramente una crescita esponenziale in termini sia di domanda che di offerta e possono contare su attraenti tassi di rendimento. Anche fino al 4,25% e senza imposte o bolli sopra, e questo genera un’alta redditività di questa tipologia di investimenti. Questi conti possono garantire un’alta redditività per una diversa imposizione fiscale. Infatti, sui conti di deposito e sui conti correnti il prelievo fiscale è del 27% sugli interessi maturati e del 12,5% sui buoni ordinari del tesoro. Invece, sui conti appunto ad alto rendimento, tali prelievi e commesse non si verificano.
Fonte: Prestitoblog.it