E se improvvisamente i beni rifugio non esistessero più? Se oro, obbligazioni di alta qualità, buoni del Tesoro e titoli difensivi perdessero improvvisamente il loro status, cosa accadrebbe a noi investitori?
Le domande sono molte, e a molte domande corrispondono spesso altrettante risposte, resta un’unica certezza, che attualmente il mercato immobiliare deve far fronte ad un gran numero di sfide, ed ecco che gli investitori potrebbero ben presto trovarsi a dover affrontare un problema ancora più grosso e di difficile gestione, il possibile sgretolamento dei tradizionali beni (e valute) rifugio.
Basti pensare che, attualmente, l’oro non rappresenta più una sorta di porto sicuro entro cui ripararsi dalle turbolenze dei mercati finanziari, a dimostrarlo è lo stesso pullback registrato agli inizi di marzo. (Per approfondire l’argomento ed essere sempre a conoscenza delle principali notizie sul mercato dell’oro clicca qui). Ma la situazione rischia di apparire ancora più preoccupante, perché sono numerosi gli esperti che guardano con sospetto anche numerosi altri beni considerati forzieri, come ad esempio obbligazioni di alta qualità, buoni del Tesoro e titoli difensivi. Ed ecco che quello che ieri poteva rappresentare la strada più sicura, appare oggi anch’essa incerta e dissestata.
Lo scenario oramai drammatico e pericoloso che si è venuto a determinare sembra essere chiaramente frutto delle condizioni politiche in cui versa il nostro continente, la crisi del debito in Grecia, ovviamente prima di tutto. Intanto gli analisti continuano a stilare enormi relazioni in previsione di un crollo della moneta unica che potrebbe così determinare un crack a catena. Per ora, non possiamo che attendere le elezioni che tra meno di un mese sanciranno il futuro della Grecia.