Quasi quattro anni fa l’Europa piombava in una crisi finanziaria senza pari di cui tutt’oggi continuiamo a viverne a pieno gli effetti, una crisi che continua a mietere “vittime” nell’itera popolazione europea. Ed ecco che a seguito del crollo economico i principali leader europei hanno deciso di valutare l’avvio di nuove e radicali modifiche nel sistema bancario.
Proprio nella giornata di ieri Erkki Liikanen ha infatti stilato un importante rapporto a riguardo, in cui si suggeriscono interessanti ed innovative dinamiche rispetto alla separazione tra attività rischiose e attività di deposito nei singoli gruppi bancari.
Un’idea questa che affonda le radici nelle vecchie misure del continente americano che solo qualche anno fa diede inizio ad un discorso simile che prevedeva la separazione tra banca d’investimento e banca tradizionale. A seguito dell’incontro tenutosi a Bruxelles, Liikanen ha spiegato che la separazione legale delle «attività particolarmente rischiose» potrebbe portare al raggiungimento di una maggiore solidità degli enti bancari limitando di conseguenza il rischio implicito o esplicito dei contribuenti nelle contrattazioni dei gruppi bancari.
Altro interessante suggerimento riguarda la possibilità di affidare bonus bancari in titoli di debito, il cui valore andrebbe a scadere nel caso di fallimento. Le proposte in questione potrebbero portare ad importanti cambiamenti, resta però un progetto ambizioso e di difficile realizzazione proprio come hanno dimostrato i fallimenti della questione statunitense.
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