La crisi? Non è ancora finita
Jean-Claude Trichet, presidente della Banca centrale europea, ha dichiarato che “viviamo ancora un contesto economico molto impegnativo” e quindi la crisi ancora “non è finita”.
Jean-Claude Trichet, presidente della Banca centrale europea, ha dichiarato che “viviamo ancora un contesto economico molto impegnativo” e quindi la crisi ancora “non è finita”.
Nell’ultimo periodo i rialzi della Banca Centrale Europea sui tassi di riferimento hanno fatto preoccupare i tanti italiani che hanno sottoscritto un mutuo a tasso variabile. Il Governo italiano non è rimasto con le mani in mano.
Mario Draghi, governatore della Banca d’Italia, ha dichiarato che “una maggiore competitività del sistema produttivo non può essere ottenuta con sostegni e difese dalla concorrenza: richiede un’attenta regolamentazione pro-competitiva dei mercati, ben disegnata e sorvegliata da regolatori indipendenti”.
La domanda che noi di RisparmioSoldi ci poniamo oggi è : Come finanziare l’istallazione di un impianto solare o fotovoltaico dato il contesto economico-sociale attuale? Facciamo un passo indietro, e iniziamo con il dire che si assiste oramai da qualche tempo ad una sorta di battuta d’arresto nel settore delle Energie Pulite.
I prezzi degli alimentari “sono in aumento dalla fine del 2010″: è quanto ha reso noto Mario Draghi, governatore della Banca d’Italia, il quale ha aggiunto che “nonostante l’incertezza circa le radici del fenomeno, l’urgenza di gestire l’insicurezza alimentare e la malnutrizione chiede risposte rapide”.
L’accordo sulle Reti d’impresa “va oltre il distretto territoriale”: è quanto ha dichiarato Emma Marcegaglia, presidente di Confindustria. La numero uno degli industriali ha sottolineato che “in pochi mesi di lavoro abbiamo costituito 41 reti e coinvolto 230 imprese e ci sono altre 20 reti che concluderemo nei prossimi giorni.
Per quanti di voi hanno un po’ di denaro da parte e non sanno come investirlo, noi di RisparmioSoldi consigliamo oggi una nuova solida alternativa sia al conto corrente (troppo statico e non remunerativo) che ai classici sistemi di investimento, talvolta troppo pericolosi e inaffidabili.
Al giorno d’oggi arrivare indenni fino a fine mese non è cosa facile, le spese aumentano e rincari si fanno sentire, motivo per cui spesso le famiglie sono costrette a richiedere prestiti o finanziamenti per poter procedere all’acquisto di un bene o semplicemente per sopperire a spese extra non facilmente sopperribili con un unico stipendio.
Mario Draghi, governatore della Banca d’Italia, ha affermato che la stabilità monetaria è “cruciale” e “oggi si ha ragione di ritenere che la stabilità della moneta e dei prezzi sia legata alle aspettative degli operatori”.
Il contesto economico attuale, caratterizzato da continui aumenti e rincari anche sui beni di prima necessità, ha messo in ginocchio parecchie famiglie italiane, lo stipendio medio sembra non bastare più e farne le spese sono soprattutto tutti quei cittadini che si trovano alle prese con il pagamento di mutui e prestiti.
Giampaolo Galli, direttore generale di Confindustria, ha dichiarato che “è evidente che un rialzo dei tassi di interesse rende più restrittivo o più costoso il credito alle imprese; in un contesto normale una stretta motivata da un aumento dell’inflazione dovrebbe lasciare inalterato il costo del credito in termini reali”.
Basta spingersi con il ricordo solo fino a qualche anno per constatare da soli come sia cambiato incredibilmente l’intero panorama dei conti corrente, difatti osservando le strategie di mercato passate si può notare come fosse poco comune trovare qualche banca che offrisse un conto corrente online.
Come ben sappiamo negli ultimi anni il mondo del credito si è arricchito di numerose formule finanziarie studiate per supportare il finanziamento di spese extra difficilmente detraibili da un unco esiguo stipendio.
Mario Draghi, governatore della Banca d’Italia, ha dichiarato che “aumentare le aliquote fiscali è fuori discussione, comprometterebbe l’obiettivo della crescita e sottoporrebbe i contribuenti onesti a una insopportabile vessazione”. Le aliquote “andrebbero piuttosto diminuite, man mano che si recuperino evasione ed elusione”.
Il consiglio di amministrazione del fondo per le Pmi promosso dal ministero del Tesoro con la partecipazione delle principali banche italiane, della Cdp, dell’Abi e di Confindustria ha programmato gli obiettivi del 2011.