Susanna Camusso, leader indiscusso della CGL si scaglia contro il sistema speculativo bancario e suggerisce, per combattere la crisi ed evitare speculazioni, che pensioni e retribuzioni al di sopra di una certa soglia vengano pagate direttamente in titoli di Stato.
Inoltre, insiste sull’urgenza di un intervento deciso da parte delle banche nell’investire nelle economie reali, fornendo altresì nuove possibilità di credito a imprese e famiglie.
Parole forti, quelle della Camusso che hanno, in parte, scosso sia i pensionati che i lavoratori del Bel Paese. Se questa proposta dovesse andare in porto, ogni italiano dovrebbe accettare, volente o nolente, di diventare creditore dello stato. Una condizione questa, già preoccupante in condizioni di stabilità economica, figuriamoci quando perlopiù l’economia del paese crolla in pezzi e si rischia il tracollo finanziario.
A rendere ancora più inquietanti le parole del leader della CGL, la mancata conoscenza da parte della stragrande maggioranza dei pensionati italiani, del funzionamento dei bot e dei Cct! Insomma, quanti pensionati possono dire di conoscere approfonditamente il funzionamento dei titoli di stato e la loro modalità di riscossione? Facendo due rapidi calcoli e mettendo in connessione le novità sulla tracciabilità dei conti e sui pagamenti in contanti che non possono superare i mille euro, viene quindi facile pensare che la proposta della Camusso valga quindi per tutti i lavoratori e i pensionati il cui reddito superi tale cifra.
Una proposta insomma, che non pare essere stata accolta di buon grado, soprattutto da tutta quella schiera di pensionati che malvolentieri hanno accettato le nuove norme sulla tracciabilità. A tal proposito ricordiamo, inoltre, che c’è tempo ancora fino al prossimo 29 Gennaio per aprire un conto corrente. Per consultare le migliori proposte clicca qui e qui.
