Continuano a rallentare i prestiti concessi dalle banche italiane alle imprese: a pesare è la domanda che si mantiene scarsa.
E’ quanto emerge dal bollettino mensile dell’ Abi in cui si evidenzia chea luglio il tasso di crescita e’ risultato pari al +0,9% (+1,7% a giugno; +10,9% a luglio 2008), un valore inferiore alla dinamica tendenziale del totale impieghi alle famiglie (+3,5% a luglio 2009, inassestamento rispetto al +4,5% di giugno 2009; +2,3% a luglio 2008).
Piu’ marcata e’ stata la crescita dei finanziamenti per l’acquisto di immobili, risultata superiore al 5% a luglio 2009 (+5,7% a giugno 2009e -0,1% a luglio 2008).
In Italia il tasso annuo di crescita e’ passato da +7% di dicembre 2008 a valori prossimi al +1% di luglio scorso. Il rallentamento ha accomunato tutti i principali Paesi europei: la Germania, dove nel periodo dicembre 2008-luglio 2009 si e’ passati da +10,2% a +1,7%, la Francia dove il tasso di crescita e’ diminuito dal +10,7% al +0,01%, la Spagna dove si scesi dal +6,8% al -0,01%; l’Olanda che e’ andato dal +9,6% al +1,1%.
Nonostante la decelerazione, fa notare l’Abi,gli impieghi alle imprese in Italia continuano a mostrare una dinamica su base annua crescente, “un fatto non trascurabile tenuto conto della grave recessione che sta attraversando l’economia italiana”. Secondo l’Abi, quindi, “non sembra esserci un pericolo di credit crunch, cioe’ di un’eccessiva e anomala contrazione dell’offerta di credito piu’ ampia rispetto a quanto sperimentato nelle normali fasi negative del ciclo economico”.
Fonte: Confesercenti.it