Banche: massimo scoperto resta con tetto al 5%

Vittoria a metà per le banche nella trattativa con il governo per modificare le commissioni di massimo scoperto. Il regime viene modificato e non cancellato come prevedeva la prima bozza del decreto legge approvato oggi dal Consiglio dei ministri. Nell’ultima versione del testo, si stabilisce che «allo scopo di accelerare e rendere effettivi i benefici derivanti dal divieto della commissione di massimo scoperto… l’ammontare del corrispettivo omnicomprensivo… non può comunque superare lo 0,5 per cento, per trimestre, dell’importo dell’affidamento, a pena di nullità del patto di remunerazione».

Una netta inversione di rotta rispetto all’orientamento iniziale che prevedeva la «nullità» di tutte le eventuali clausole con lo stesso scopo o finalità della commissione di massimo scoperto. Da registrare, tuttavia, la riduzione dell’importo massimo applicabile rispetto alle percentuali massime applicate fino ad oggi dagli istituti di credito.

«Il Ministro dell’Economia e delle Finanze – prevede il testo – assicura, con propri provvedimenti, la vigilanza sull’osservanza delle prescrizioni del presente articolo» che prevede anche un’altro piccolo vantaggio per gli istituti di credito: l’entrata in vigore delle nuove norme sul massimo scoperto non è contestuale all’emanazione del decreto legge, ma è rinviata al momento della conversione in legge. Quindi le banche avranno due mesi di tempo in più per adeguarsi. Secondo fonti bancarie, inoltre, è probabile che nella versione definitiva del decreto questo termine si allunghi ulteriormente.

Novità sui mutui

Nello stesso comma è prevista anche un’altra novità per le banche e riguarda i mutui. Le banche che ritarderanno la surrogazione dei contratti di mutuo oltre i 30 giorni dalla richiesta della banca cessionaria, la banca cedente dovrà pagare una penale pari all’1% dell’importo del mutuo per ogni mese o frazione di mese di ritardo. Viene dunque capovolta la logica applicata fino ai decreti Bersani che imponeva la penale al cliente che estingueva il mutuo. Considerato quanto hanno ottenuto le banche sul massimo scoperto, non si puo’ escludere che in sede di trattative abbiano dovuto accettare una modifica sui mutui a vantaggio dei risparmiatori.

Fonte: Ilsole24ore.com

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